I due epiloghi di Harry Potter 8: parlano Radcliffe e Heyman
L'LA Times pubblica le prime still ufficiali dell'Epilogo dei Doni della Morte: Parte 2, e cast & troupe ricordano le due versioni dell'epilogo girate...
L'ultimo film è già uscito da tre settimane, ed è tempo di riflessioni per il cast e la troupe di Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2. Col senno di poi, concordano tutti sul fatto che la scena più complessa da realizzare è stato l'epilogo: non da ultimo per via del fortissimo coinvolgimento emotivo di tutte le persone che vi hanno preso parte.
Dichiarava Dan Radcliffe nel 2009:
Secondo me dovrebbero girare l'epilogo con altri attori. È troppo importante che il finale riesca bene. Temo che il trucco possa distrarre gli spettatori: non voglio che la gente guardi come siamo truccati e si lasci distrarre da quel momento. Se si mettono a ridere, è la fine.
Dopo tutto ciò che abbiamo passato insieme a questi personaggi – una generazione intera è cresciuta insieme a loro – devono esserci loro sullo schermo per il gran finale. È quel che la gente si aspetta, almeno implicitamente: che siano loro a recitare nell'ultima scena.
Così è andata, e alla fine anche Radcliffe – intervistato dopo le riprese del primo epilogo – si è detto soddisfatto del risultato:
Credo che siamo riusciti a evitare le distrazioni. Abbiamo usato il trucco prostetico, alla fine, e penso che aggiungeranno qualche effetto speciale nei primi piani. La mia versione da quarantenne mi è sembrata particolarmente azzeccata: è il me stesso del futuro.
I fan però non la pensavano così. Quando nel maggio 2010 sono usciti alcuni scatti rubati sul set di King's Cross, l'opinione prevalente era che gli attori, fin troppo stempiati, dimostrassero un'età più vicina ai cinquant'anni che ai trentotto (con l'eccezione di Emma Watson/Hermione, che non appariva molto diversa dal normale). "Quelle immagini mi tormentano ancora" avrebbe dichiarato Rupert Grint qualche tempo dopo. "Ero una via di mezzo tra un mostro e Donald Trump. Ho avuto paura."
Commenta Heyman:
Rupert dimostrava 75 anni, con il triplo mento e la pancia: sembrava che avesse avuto una vita sregolata. Abbiamo capito di dover ripensare il makeup. E poi c'era un altro problema: le riprese alla stazione si erano rivelate stressanti per i bambini che interpretano i figli di Harry, Ron e Hermione. Siamo riusciti a far chiudere un solo binario, e a intervalli di pochi minuti arrivavano rumorosi convogli da Liverpool.
Il regista David Yates ha rimesso mano al girato, ma né il montaggio né il CGI sono stati risolutivi: quindi a dicembre si è deciso di convocare gli attori per dei reshoot. La parola d'ordine stavolta era: meno tecnologia e più trucco. Ma come commenta Rick Baker, sette premi Oscar per il makeup (ma che non ha lavorato a Harry Potter), la faccenda non è semplice:
Non c'è nulla di più complesso del volto umano, perché passiamo così tanto tempo a osservare facce. Puoi inventare creature e alieni, ma la gente giudica i volti umani in modo diverso. Soprattutto se è una faccia che riconoscono perché è già famosa.
Il team di makeup dei Doni della Morte, capitanato da Nick Dudman, si è rimesso al lavoro; e la seconda volta il risultato è stato assai migliore, commenta Heyman:
Ha fatto tutta la differenza. Abbiamo ottenuto ciò che volevamo. Ma per gli attori non è stato semplice immedesimarsi nel ruolo di genitori. So che Emma si è ispirata al suo rapporto con i fratelli (il padre si è risposato e ha una nuova famiglia). Avremmo dovuto decidere fin dall'inizio di lasciare l'epilogo come ultima scena da girare: in questo modo il senso di chiusura è stato più realistico anche sul set. Alla fine abbiamo mescolato queste riprese con alcune sequenze della prima serie girata a King's Cross, e abbiamo fatto qualche ritocco in CGI.
Ecco le still ufficiali dell'Epilogo: tutte le foto di Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2 sono raccolte nella nostra gallery.