I complimenti di Martin Scorsese ad Ari Aster: "I suoi film sono inquietanti e profondamente scomodi"

Ecco il testo dell'introduzione scritta da Martin Scorsese al booklet contenuto nella collector's edition di Midsommar, il film di Ari Aster...

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Vi abbiamo già parlato dell'arrivo di una nuova edizione da collezione della Director’s Cut di Midsommar – Il Villaggio dei Dannati, il film horror di Ari Aster (Hereditary – Le Radici del Male), che, in mezzo ai vari extra, propone anche un booklet di 62 pagine con gli artwork originali di Ragnar Persson e un’introduzione curata da Martin Scorsese.

Ed è proprio l'introduzione scritta da Martin Scorsese a essere stata pubblicata in esclusiva sulle pagine di Entertainment Weekly.

Ecco cosa dice il filmmaker italoamericano del giovane collega Ari Aster:

Mi piace guardare film vecchi che non ho mai visto.

Mi piace rivedere quelli che ho già visto.

Mi piace guardare nuovi film.

E mi piace scoprire il lavoro di filmmaker che non conosco, specie quelli più giovani all'inizio della loro carriera.

Cosa cerco? Persone con l'effettiva necessità di esprimere qualcosa. "Ho bisogno che tu possa provare questo". Non un'idea o un tema quanto un'esperienza, un ricordo, una profonda espressione emotiva da cui le idee e le tematiche scaturiscono in maniera organica, per così dire. È difficile da spiegare a parole per una ragione: perché può essere espressa con immagini in movimento e suoni. In altre parole: col cinema.

Un paio di anni fa ho visto un film intitolato Hereditary girato da un regista di nome Ari Aster. Rimasi impressionato fin dall'inizio. Era un giovane filmmaker che, ovviamente, conosceva il cinema. Il controllo formale, la precisione dell'inquadratura e dei movimenti all'interno della medesima, l'incedere dell'azione, il suono. C'era tutto, ed era evidente.

Mano a mano che proseguiva, il film cominciava a colpirmi in maniere differenti. Diventava inquietante al punto di farmi sentire a disagio, specie durante la scena, davvero degna di nota, della cena in famiglia dopo l'uccisione della sorella.

Come tutti gli horror davvero indimenticabili, si addentrava in un territorio innominabile e indicibile, dove la violenza era tanto emotiva, quanto fisica.

Ovviamente non vedevo l'ora di vedere Midsommar che, sulla carta, sembrava anche più ambizioso in termini di portata produttiva: girato all'estero, un cast più nutrito, un budget più grande. A volte, specie con i casi che ricordo, a un primo, promettente film può far seguito un'opera seconda più costosa, ma dal minor impatto. A volte avere più soldi a disposizione significa dover fare i conti con la possibilità di essere sottoposti a maggiori interferenze mista all'ansia e all'entusiasmo di compiacere il pubblico. Il film finisce per risultare meno "concentrato".

È così che mi approccio a Midsommar realizzando, fin dal principio, che non sarebbe andata in quel modo.

Non voglio rivelare nulla di questo film perché dovete scoprirlo da soli. Posso però dirvi che il controllo formale è impressionante, pari, se non superiore, a quello di Hereditary, e che va a scavare in emozioni così reali e profondamente scomode, come quelle condivise dai personaggi della precedente pellicola. Vi posso anche dire che ci sono dei momenti in questo film, specie nel segmento finale, che non dimenticherete facilmente. Io, di sicuro, non l'ho fatto.

Ecco le informazioni su Midsommar – Il Villaggio dei Dannati:

Il regista di Hereditary – Le radici del male, ci porta in un piccolo villaggio della Svezia dove ogni novant’anni in piena estate si svolge un leggendario Festival. Ma per un gruppo di amici, quella che doveva essere una vacanza idilliaca, si trasforma ben presto in un incubo terrificante.

Nel Cast di Midsommar – Il Villaggio dei Dannati troviamo Florence Pugh, Jack Reynor, Will Poulter, Vilhem Blomgren, William Jackson Harper, Ellora Torchia e Archie Madekwe.

Il film è uscito il 25 luglio 2019 nelle nostre sale.

Cosa ne pensate di questa nuova edizione da collezione di di Midsommar – Il Villaggio dei Dannati, il nuovo film horror di Ari Aster? Diteci la vostra nei commenti in calce a questo articolo!

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