I Briganti di Magnus in libreria

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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È da pochi giorni uscito in libreria e fumetteria per Rizzoli Lizard, in elegante formato cartonato (21 x 28 cm), I Briganti di Roberto Raviola (1939-1996), in arte Magnus.
Si tratta di quattro storie che furono pubblicati tra il 1978 e il 1989 e che riunivano tematiche e filoni che torneranno nei successivi lavori del grande artista emiliano: l’avventura e l’attenzione verso i problemi della società civile, come in Milady e Lo sconosciuto, o il gusto orientale di Le 110 pillole e Le femmine incantate.

In quest'opera la fonte d'ispirazione principale è il Flash Gordon e l’arte di Alex Raymond, nonché la cultura orientale che sempre ha affascinato l'autore. Il racconto, come scrive Daniele Barbieri nella prefazione, ha una forte componente politica ed etica, articolato in una serie di episodi dalle tinte forti, ambientati in un visionario medioevo futuristico, in cui la morale per sopravvivere al potere o alla corruzione è costretta ad abbracciare la logica delle armi e della clandestinità.
Si tratta di un soggetto drammaticamente attuale e sempre moderno, perché parla del tentativo di una rivoluzione da parte dei diseredati che finalmente insorgono contro il giogo della casta.
Qui sotto la copertina e una tavola estrapolata dall'opera liberamente tratta da Magnus dal classico della letteratura cinese del XV secolo: I briganti.

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Fonte: Rizzoli-Lizard

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