I Blu-Ray Disc 3D di Shrek: La Storia Completa

La saga dell'orco verde della Dreamworks torna in Blu-Ray Disc con riconversioni stereoscopiche davvero di alto livello...

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Dopo l'arrivo in Blu Ray 3D di Mostri Vs Alieni, ora è la volta di un'altra ex-esclusiva della Samsung. Parliamo, ovviamente, della fortunata saga di Shrek che, partendo dal personaggio nato dalla fervida creatività dell'acuto e geniale illustratore/scrittore William Steig, ha dato vita a ben 4 film e un riuscitissimo spin-off, Il Gatto con gli Stivali.

Con il primo capitolo, uscito nel 2001, la Dreamworks/PDI si è presa gioco degli ultimi sessant'anni di favole cinematografiche Made in Disney attraverso una serie azzeccatissima di sberleffi che hanno colpito la rivale su tutta la linea con passaggi memorabili. Il canto leggiadro delle Principesse Disney, accompagnato dall'abituale corollario di animaletti festanti e gioiosi, veniva sostituito dalla melodia mattutina della Principessa Fiona; un motivo che terminava con la letterale esplosione dell'uccellino che la seguiva nell'audace acuto. Le uova del povero animaletto, rimaste ormai "orfane", venivano poi tramutate in appetitose uova strapazzate. Senza contare il Reame di Duloc, rappresentazione iperbolica della celeberrima, e posticcia, Disneyland. Una satira all'insegna del politicamente scorretto che conquistò i botteghini di tutto il mondo, tranne quelli italiani dove il film venne diffuso con una certa pigrizia e insicurezza. Nel 2001 i cinema nostrani erano ancora un esclusivo appannaggio della Casa di Topolino per quanto riguarda il cinema a cartoni animati; senza contare poi la sufficienza con cui la critica e il pubblico guardavano a un genere ancora ritenuto, con una ghettizzazione accantonata ovunque da decenni, “per bambini”.

Il successo di Shrek è poi proseguito con un secondo capitolo che, terminato l'effetto sorpresa, andava intelligentemente a colpire i vizi (molti) e le virtù (poche) dello show business nel suo complesso: la tradizione fiabesca medievale rivista dalla lente Disney veniva sostituita con le “favole mediatiche” di E! Entertainment Channel. Purtroppo, con Shrek Terzo e Shrek e Vissero felici e Contenti, il franchise ha cominciato un inevitabile declino. Le gag si ripetevano stanche e la freschezza di un tempo erano diventate un lontano ricordo. Fortunatamente però, l'eredità pare raccolta dallo spin-off dedicato al gatto con gli Stivali, arrivato nelle sale nazionali lo scorso dicembre.

I 4 episodi di Shrek, già arrivati in Blu-Ray Disc nel 2010 (qua la nostra recensione), vengono ora riproposti in edizione stereoscopica, grazie al lavoro di conversione effettuato dalla Legend 3D, nota per aver lavorato a riconversioni come quella di Alice in Wonderland o, di recente, a blockbuster come Transformers 3 o Ghost Rider: Spirito di Vendetta.

I film sono confezionati in case amaray; per i primi tre, abbiamo la versione in 3D su Blu-Ray e quella a definizine standard in Dvd, mentre l'ultimo viene proposto in un BD compatibile anche con i player 2D Only.

Trattandosi di film nati in computer grafica e prescindendo da qualsiasi notazione sulla tecnologia impiegata, la Legend3D utilizza un processo di riconversione 2D-verso-3D proprietario che permette di ottenere un effetto stereoscopico in tutto e per tutto accostabile a quello nativo che si avrebbe grazie alle riprese effettuate secondo tale modalità o per mezzo di una ri-renderizzazione per il secondo occhio, il risultato finale è del tutto positivo.

Passando dal primo Shrek al quarto, è possibile notare un incremento dell'effetto stereoscopico dovuto, più che altro, ai progressi che, in 9 anni, sono stati fatti nell'animazione digitale. Un periodo di tempo che nell'industria di cartoonia equivalgono a una vera e propria era geologica terrestre.

Ciò nonostante, proprio a casua della loro stessa natura di “film al computer”, i primi 3 si sono prestati davvero bene a questo peculiare trattamento. La stessa riegia, fatta di riprese rutilanti e spettacolari e di campi molto profondi, viene, anzi, potenziata da una tecnologia che, Avatar, Hugo Cabret e Transformes 3 a parte, ha finora trovato nel cinema d'animazione al computer il suo naturale campo d'applicazione pratica. Lo stacco leggermente avvertibile fra il 3D di Shrek e di Shrek 2 e Shrek Terzo è, quindi, dovuto non all'imperizia della riconversione, quanto al fatto che la pellicola del 2001, malgrado il fatto di essere la più riuscita a livello artistico e narrativo, è la più “antiquata” dal punto di vista tecnologico. Tutti e tre i film sono realmente soddisfacenti dal punto di vista della chiarezza dell'immagine, del livello di dettaglio degli ambienti e delle texture e l'aggiunta del 3D li potenzia in maniera apprezzabile, aggiungendo una marcia in più alla profondità di campo. Marcia in più che non viene adoperata per degli squallidi trucchetti di pop-up, ma come esaltazione delle scelte registiche adottate al tempo.

Passando all'ultimo capitolo della saga, Shrek e vissero felici e contenti, dobbiamo, innanzitutto, segnalare la differente aspect ratio: si passa da un formato 1.78:1 al 2.35:1. Questo si traduce in un transfer di più amplio respiro. Sui vostri televisori 3d si ripeterà un'esperienza in tutto e per tutto simile a quella, spettacolare ed immersiva, avuta al cinema. Se Shrek 4 non si è fatto apprezzare di certo per la sua trama, che presenta gli inevitabili segni di stanchezza cui abbiamo fatto cenno prima, si è fatto amare per l'elevata qualità del 3D. La medesima accuratezza e spettacolarità viene garantita anche dall'edizione domestica grazie ad un transfer video davvero ineccepibile e sostanzialmente esente da difetti. Le scelte stlistiche adottate dal regista Mike Mitchell fanno leva su una tecnologia che viene usata non come una mera baracconata, ma come un'espediente atto a trascinare lo spettatore nella storia.

Per quanto riguarda l'audio, possiamo ripetere quanto affermato nella recensione del cofanetto in Blu-Ray 2D:

Sul piano dell'audio, come spesso capita la versione inglese supera di gran lunga quella italiana: Shrek e vissero felici e contenti ha infatti una traccia Dolby TrueHD 7.1 lossless inglese che in italiano diventa comunque un ottimo Dolby Digital. Ed è questa anche la grande differenza della rimasterizzazione dei primi film: anche i primi tre film sono stati infatti rimasterizzati con due canali aggiuntivi (Shrek Terzo era disponibile in Blu-Ray 5.1), che conferiscono allo spazio sonoro una dimensione più profonda e una sensazione di immersione maggiore della versione italiana, soprattutto nei suoni d'ambiente.

I BD non offrono extra di sorta; qualche risicato contenuto aggiuntivo di repertorio può essere trovato nei Dvd inclusi nelle confezioni in amaray dei vari capitoli. 

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