I Blu-Ray Disc 3D di Shrek: La Storia Completa
La saga dell'orco verde della Dreamworks torna in Blu-Ray Disc con riconversioni stereoscopiche davvero di alto livello...
Dopo l'arrivo in Blu Ray 3D di Mostri Vs Alieni, ora è la volta di un'altra ex-esclusiva della Samsung. Parliamo, ovviamente, della fortunata saga di Shrek che, partendo dal personaggio nato dalla fervida creatività dell'acuto e geniale illustratore/scrittore William Steig, ha dato vita a ben 4 film e un riuscitissimo spin-off, Il Gatto con gli Stivali.
Il successo di Shrek è poi proseguito con un secondo capitolo che, terminato l'effetto sorpresa, andava intelligentemente a colpire i vizi (molti) e le virtù (poche) dello show business nel suo complesso: la tradizione fiabesca medievale rivista dalla lente Disney veniva sostituita con le “favole mediatiche” di E! Entertainment Channel. Purtroppo, con Shrek Terzo e Shrek e Vissero felici e Contenti, il franchise ha cominciato un inevitabile declino. Le gag si ripetevano stanche e la freschezza di un tempo erano diventate un lontano ricordo. Fortunatamente però, l'eredità pare raccolta dallo spin-off dedicato al gatto con gli Stivali, arrivato nelle sale nazionali lo scorso dicembre.
I film sono confezionati in case amaray; per i primi tre, abbiamo la versione in 3D su Blu-Ray e quella a definizine standard in Dvd, mentre l'ultimo viene proposto in un BD compatibile anche con i player 2D Only.
Trattandosi di film nati in computer grafica e prescindendo da qualsiasi notazione sulla tecnologia impiegata, la Legend3D utilizza un processo di riconversione 2D-verso-3D proprietario che permette di ottenere un effetto stereoscopico in tutto e per tutto accostabile a quello nativo che si avrebbe grazie alle riprese effettuate secondo tale modalità o per mezzo di una ri-renderizzazione per il secondo occhio, il risultato finale è del tutto positivo.
Passando dal primo Shrek al quarto, è possibile notare un incremento dell'effetto stereoscopico dovuto, più che altro, ai progressi che, in 9 anni, sono stati fatti nell'animazione digitale. Un periodo di tempo che nell'industria di cartoonia equivalgono a una vera e propria era geologica terrestre.
Ciò nonostante, proprio a casua della loro stessa natura di “film al computer”, i primi 3 si sono prestati davvero bene a questo peculiare trattamento. La stessa riegia, fatta di riprese rutilanti e spettacolari e di campi molto profondi, viene, anzi, potenziata da una tecnologia che, Avatar, Hugo Cabret e Transformes 3 a parte, ha finora trovato nel cinema d'animazione al computer il suo naturale campo d'applicazione pratica. Lo stacco leggermente avvertibile fra il 3D di Shrek e di Shrek 2 e Shrek Terzo è, quindi, dovuto non all'imperizia della riconversione, quanto al fatto che la pellicola del 2001, malgrado il fatto di essere la più riuscita a livello artistico e narrativo, è la più “antiquata” dal punto di vista tecnologico. Tutti e tre i film sono realmente soddisfacenti dal punto di vista della chiarezza dell'immagine, del livello di dettaglio degli ambienti e delle texture e l'aggiunta del 3D li potenzia in maniera apprezzabile, aggiungendo una marcia in più alla profondità di campo. Marcia in più che non viene adoperata per degli squallidi trucchetti di pop-up, ma come esaltazione delle scelte registiche adottate al tempo.
Passando all'ultimo capitolo della saga, Shrek e vissero felici e contenti, dobbiamo, innanzitutto, segnalare la differente aspect ratio: si passa da un formato 1.78:1 al 2.35:1. Questo si traduce in un transfer di più amplio respiro. Sui vostri televisori 3d si ripeterà un'esperienza in tutto e per tutto simile a quella, spettacolare ed immersiva, avuta al cinema. Se Shrek 4 non si è fatto apprezzare di certo per la sua trama, che presenta gli inevitabili segni di stanchezza cui abbiamo fatto cenno prima, si è fatto amare per l'elevata qualità del 3D. La medesima accuratezza e spettacolarità viene garantita anche dall'edizione domestica grazie ad un transfer video davvero ineccepibile e sostanzialmente esente da difetti. Le scelte stlistiche adottate dal regista Mike Mitchell fanno leva su una tecnologia che viene usata non come una mera baracconata, ma come un'espediente atto a trascinare lo spettatore nella storia.
Per quanto riguarda l'audio, possiamo ripetere quanto affermato nella recensione del cofanetto in Blu-Ray 2D:
Sul piano dell'audio, come spesso capita la versione inglese supera di gran lunga quella italiana: Shrek e vissero felici e contenti ha infatti una traccia Dolby TrueHD 7.1 lossless inglese che in italiano diventa comunque un ottimo Dolby Digital. Ed è questa anche la grande differenza della rimasterizzazione dei primi film: anche i primi tre film sono stati infatti rimasterizzati con due canali aggiuntivi (Shrek Terzo era disponibile in Blu-Ray 5.1), che conferiscono allo spazio sonoro una dimensione più profonda e una sensazione di immersione maggiore della versione italiana, soprattutto nei suoni d'ambiente.
I BD non offrono extra di sorta; qualche risicato contenuto aggiuntivo di repertorio può essere trovato nei Dvd inclusi nelle confezioni in amaray dei vari capitoli.