House of the Dragon: Milly Alcock svela i retroscena della scena ambientata nel bordello

Milly Alcock ha svelato i retroscena della sequenza ambientata nel bordello presente nell'episodio 4 di House of the Dragon

Condividi
Spoiler Alert

Nell'episodio 4 della serie House of the Dragon c'è spazio per una scena ambientata in un bordello e l'attrice Milly Alcock ha commentato la realizzazione di quei momenti.
Non proseguite, ovviamente, con la lettura se non avete ancora visto la puntata e volete evitare spoiler.

La serie ha mostrato Daemon Targaryen (Matt Smith) mentre porta la nipote Rhaenyra Targaryen (Milly Alcock) in un bordello, dove la ragazza assiste alle attività che si svolgono nella struttura.

L'attrice, al New York Post, ha raccontato:

Io e Matt Smith siamo ottimi amici. Quindi eravamo piuttosto a nostro agio… Abbiamo avuto un coordinatore di intimità e abbiamo lavorato con lei durante le prove e deciso ogni dettaglio mesi prima delle riprese.

Alcock ha quindi aggiunto:

La nostra regista Clare Kilner si è assicurata che non vedessimo nessuna delle cose legate al bordello fino al momento delle riprese… Quindi quella era la nostra prima volta che lo attraversavamo e lui la sta guidando attraverso la stanza dove ci sono tutti questi altri corpi. Quello è stato piuttosto sconvolgente. Pensi 'Questo è piuttosto strano e sciocco'.

Milly ha poi raccontato:

C'erano delle comparse che avevamo appena incontrato ed erano impegnate a girare scene di sesso orale per 12 ore… Ed è stato poco piacevole. Ci sentivamo troppo vestiti perché tutti gli altri erano nudi. Rhaenyra ha un'età in cui non sa dire la differenza tra amore platonico, amore romantico, e lussuria perché non ha vissuto abbastanza a lungo o affrontato quelle esperienze… Penso capisca che c'è qualcosa tra lei e Daemon, ma non è sicura di dove andrà e come affrontarlo e gestirlo.

Che ne pensate della scena ambientata nel bordello mostrata nell'episodio 4 di House of the Dragon? Lasciate un commento!

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: New York Post

Continua a leggere su BadTaste