House of the Dragon 2, Ryan Condal "ritratta" in merito all'easter egg su Daenerys: c'è spazio per l'interpretazione

Secondo lo showrunner di House of the Dragon, Ryan Condal, il bello del materiale scritto da Martin si basa tutto sull'ambiguità del racconto...

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Se state guardando House of the Dragon 2 ricorderete bene che, nella terza puntata della seconda stagione, Il mulino in fiamme (LEGGI LA RECENSIONE), Rhaenyra ordina che i figli Aegon e Viserys vengano affidati alla nipote Rhaena Targaryen che deve tenerli al sicuro, consegnando alla giovane anche quattro uova di drago, di cui tre sembravano già conosciute agli spettatori.

La regista della puntata, Geeta Vasant Patel, aveva confermato che quelle viste erano proprio le uova che, nel Trono di spade, vediamo poi consegnate a Daenerys Targaryen (che però ne ottiene solo 3).

In una nuova intervista concessa a Entertainment Weekly, lo showrunner della serie, Ryan Condal, sembra ritrattare, almeno parzialmente, la cosa.

Questa la sua dichiarazione:

Penso che il divertimento di come sia stata scritta la storia di basi sul fatto che c'è spazio per l'interpretazione. Mi piace pensare che questo sia come un possibile futuro.

Le parole di Patel fornirebbero, difatti, un'origine diversa alle uova rispetto a quella che l'autore George R.R. Martin ha tracciato nei suoi libri. In particolare, in Fuoco e sangue, la sua storia dell'impero Targaryen, il viaggio delle uova verso Essos sembra essere avvenuto molto prima degli eventi di House of the Dragon. Da lì, sono state trasportate a Braavos e poi sono scomparse dai registri storici.

Martin, tuttavia, ha scritto intenzionalmente Fuoco e sangue con un narratore che raccoglie informazioni da fonti multiple, spesso in conflitto tra loro. Proprio questa ambiguità alla base di ciò che è realmente accaduto è aperta all'interpretazione, come allude Condal, e contribuisce a rendere House of the Dragon più divertente in quanto a possibili rimandi e richiami.

Che ne pensate?

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FONTE: Entertainment Weekly

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