"Homeland è razzista" - La denuncia in un episodio della quinta stagione

"Homeland è razzista", questa una delle frasi di denuncia inserite di nascosto da tre artisti di strada nelle scenografie della serie

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Durante l'episodio di Homeland andato in onda domenica scorsa, intitolato The Tradition of Hospitality (leggi la recensione), erano presenti delle scritte in arabo sui muri di una scena che, si è appreso solo ora, contenevano pesanti critiche alla serie. A quanto si apprende tre di artisti sono riusciti a scrivere dei commenti privati, tra cui la scritta "Homeland è razzista".

All'inizio dello scorso giugno Showtime aveva cercato degli artisti arabi per decorare i set della serie con graffiti apolitici. Heba Amin, Caram Kapp e Stone hanno risposto al casting che ricercava "artisti di strada arabi" per disegnare dei graffiti che fossero autentici, da applicare sul set di un campo di rifugiati siriani sul confine tra il Libano e la Siria (così come visto nell'episodio andato in onda l'11 ottobre).

I tre hanno ora condiviso i dettagli della loro impresa dicendo che gli scenografi di Homeland erano troppo agitati per prestare attenzione a loro, infatti sono riusciti a scrivere anche altre frasi tra cui "Homeland non è una serie", "Homeland è un'anguria" (nonsense) e anche "#blacklivesmatter" (in riferimento al movimento politico). I tre hanno poi scritto nel loro dettagliato resoconto che i supervisori del set erano impegnati a sistemare delle cose come delle mollette di plastica e delle tende sfilettate, aggiungendo che:

Ai loro occhi la scrittura araba è solamente un disegno supplementare che completa il mondo fantasy-horror del Medio Oriente, un'immagine che disumanizza un'intera regione di persone senza umanità raffigurate con burka neri e per di più, in questa stagione, come dei rifugiati.

Amin, Kapp e Stone hanno detto che Homland meritava di essere preso di mira per ciò che loro descrivono come la costante "rappresentazione inaccurata, indifferenziata ed estremamente faziosa degli Arabi, Pachistani e Afgani, così come per la sua grossolana rappresentazione delle città di Beirut, Islamabad e del mondo mussulmano in generale".

I tre rispetto a quest'ultima dichiarazione hanno aggiunto:

Homeland ha mantenuto la dicotomia del protettore solitamente fotogenico, bianco e americano contro il male e la minaccia musulmana. Ovviamente lo show riceve elogi da parte del pubblico americano per la sua critica dell'etica del governo americano, ma non senza alimentare in maniera pericolosa il razzismo rispetto a questo momento isterico in cui ci troviamo oggi.

In risposta a tutto questo lo showrunner di Homeland, Alex Gansa, ha detto:

Speravamo di trovare queste immagini prima che finissero nell'episodio. Comunque Homeland come sempre essendo molto sovversivo è spesso di stimolo al dibattito, noi a questo punto non possiamo fare a meno di ammirare questo atto di sabotaggio artistico.

Ecco alcune foto scattate sul set:

Homeland è un cocomero (un modo di dire per indicare qualcosa che non va preso davvero sul serio) (Courtesy of the artists)

Non c'è nessuna Homeland (un gioco di parole perché "homeland" vuol dire anche patria) (Courtesy of the artists)

#blacklivesmatter (Courtesy of the artists)

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

I nuovi episodi di Homeland sono ambientati due anni dopo quanto accaduto a Carrie Mathison (Claire Danes) a Islamabad; ora la donna vive a Berlino, non lavora più per la CIA e si mantiene con il ruolo di capo della sicurezza di un importante filantropo tedesco.

La quinta stagione di Homeland va in onda ogni domenica negli USA su Showtime.

Trovate tutte le nostre recensioni, tutte le notizie e gli approfondimenti sulla serie nella nostra scheda.

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