Henry Cavill torna a parlare di Superman: "Come dico sempre, il mantello è ancora nell'armadio"
Nel corso di una lunga intervista con THR per la promozione della nuova stagione di The Witcher, non sono mancati i riferimenti a Superman.
Come noto, dopo Justice League la Warner Bros. non ha più voluto investire nel personaggio, preferendo concentrarsi su altri progetti e sopratutto su altre incarnazioni visto che Michael B. Jordan sta lavorando a una serie su Val-Zod per HBO Max, mentre la DC Films è al lavoro su un film scritto da Ta-Nehisi Coates e prodotto da J.J. Abrams.
È emozionante... Superman non è definito dal colore della pelle, è molto di più. È un ideale, un essere straordinario che vive nei nostri cuori. Perché non avere più Superman nello stesso momento? Joaquin Phoenix ha partecipato a un film di Joker meraviglioso dopo tutto.
C'è ancora molto da raccontare del mio Superman, adorerei avere quell'opportunità. L'uccisione di Zod ha dato al personaggio una ragione per un uccidere più. Superman che cade a terra e urla [nelle scene finali dell'Uomo d'Acciaio] non era nella sceneggiatura originale a quanto ricordo, ma volevo mostrare il suo dolore. Ho interpretato la scena in modo ancora più intenso rispetto a quello che è stato mostrato, avevo le lacrime agli occhi. [...] C'è un'opportunità di crescita dopo un momento simile. Come dico sempre: il mantello è ancora nell'armadio.
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