He-Man: la regista Lindsey Anderson Beer spiega perché sia difficile lavorare a un film di Masters of the Universe

Lindsey Anderson Beer ha lavorato a He-Man and the Masters of the Universe quando era ancora un progetto in mano alla Sony...

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Da lungo tempo, Hollywood cerca di portare sul grande schermo il franchise di He-Man e i dominatori dell'universo (He-Man and the Masters of the Universe), la celeberrima linea di giocattoli della Mattel che, negli anni ottanta, era già stata traghettata al cinema con il film interpretato da Dolph Lundgren.

L'ultima realtà, in ordine di tempo, ad aver abbandonato il progetto è stata Netflix che ha fermato lo sviluppo della pellicola dopo aver speso una cifra che, stando alle indiscrezioni, varierebbe fra i 30 e i 60 milioni di dollari (ECCO I DETTAGLI).

Mattel tuttavia, specie dopo l'incredibile successo ottenuto da Barbie, resta fermamente intenzionata a voler collaborare con Hollywood anche su altre sue proprietà intellettuali, He-Man e i dominatori dell'universo compreso. In attesa di scoprire chi porterà il brand in sala - e con quali tempistiche - la regista e sceneggiatrice di Pet Sematary: Bloodlines, Lindsey Anderson Beer, ha spiegato perché quello di He-Man sia un franchise ostico da tradurre per il cinema. La filmmaker stava lavorando al film quando ancora pareva che sarebbe stata la Sony ad adattarlo:

Non voglio parlare troppo di questo argomento perché non credo che He-Man sia nemmeno dello stesso studio ora. Ho visto che ora è di Amazon... Quando ci stavo lavorando io era in mano a Sony. Penso che in generale, il tira e molla sia imputabile al desiderio di renderlo più simile a un film su un supereroe dark ma anche quello di renderlo strampalato. Ci sono persone con opinioni diverse, ma io penso solo che abbia bisogno di una visione decisa. Però non merito un'opinione... Nel senso, è stata una delle rare occasioni in cui ho preso un progetto che non si basava su qualcosa che ho guardato crescendo. Per questo, sento che quella decisione appartiene ai fan, non spetta sicuramente a me prenderla.

Circa un mese fa, Variety scriveva che in prima linea per aggiudicarsi i diritti di sfruttamento della IP ci fosse Amazon tramite la Mgm, come menzionato anche dalla regista nell'intervento qua sopra.

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FONTE: ComicBook

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