Harry Potter: la serie slitta al 2027, le prime due stagioni girate in contemporanea?

L'obiettivo della produzione è evitare che i protagonisti crescano troppo da una stagione all'altra

Redattore per badtaste.


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In occasione di un incontro con la stampa alcune ore fa, il capo di HBO e Max Casey Bloys ha parlato, tra i vari progetti in sviluppo, della serie tv di Harry Potter targata HBO.

Bloys ha prima di tutto spiegato che la serie non sarà pronta per il 2026 come inizialmente programmato:

Uscirà probabilmente nel 2027, all'inizio del 2027, più o meno... ma non prendetemi sulla parola perché, insomma, abbiamo appena iniziato con la stesura della sceneggiatura e la scelta del cast.

Un altro dei motivi dietro lo slittamento, probabilmente, è il desiderio della produzione di portarsi avanti anche con la stesura della sceneggiatura della seconda stagione. Bloys ha infatti alluso alla possibilità di girare le prime due stagioni quasi in contemporanea per evitare che i protagonisti crescano troppo:

Sulla questione dei bambini, è una cosa a cui stiamo pensando. Una delle idee di cui abbiamo discusso è di girare la prima e la seconda stagione a distanza molto ravvicinata perché il passaggio dagli 11 ai 13 anni è molto evidente nella vita di un bambino. Dai 13 ai 15 è più fattibile, ma quindi dobbiamo pensare al programma di riprese in modo tale che non crescano troppo tra una stagione e l'altra. È tutto in fase di valutazione.

Sul tempo che passerà tra una stagione e l'altra ha poi spiegato:

Un'uscita annuale sarebbe dura, ma tutto dipende da quanto in anticipo verranno scritte le stagioni.

Se le prime due stagioni verranno effettivamente girate tra il 2025 e il 2026, con tutta probabilità arriveranno a distanza di un anno nel 2027 e nel 2028.

Il coinvolgimento di J.K. Rowling

Bloys ha fato eco alle parole della scrittrice di qualche giorno fa, spiegando che J.K. Rowling è stata "abbastanza coinvolta nella selezione della sceneggiatrice e del regista", e che "immagino che avrà le sue opinioni sul cast". Ha poi concluso spiegando che le idee dell'autrice sull'identità di genere "non sono state un deterrente e non hanno frenato nessuno dal partecipare alla serie".

Fonte / Collider
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