Harley Quinn and the Birds of Prey: parlano Amanda Conner e Jimmy Palmiotti
Harley Quinn e le Birds of Prey saranno assieme anche nella miniserie firmata dalla coppia d'oro composta da Jimmy Palmiotti e Amanda Conner
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Il primo numero della miniserie Harley Quinn and the Birds of Prey, che riprende proprio gli stessi personaggi della pellicola DC Comics, debutta il 12 febbraio negli Stati Uniti.
Palmiotti - Questa storia è la diretta continuazione del nostro ultimo numero del mensile Harley Quinn. Riprendiamo con Poison Ivy e Harley che si prendono un po' di vacanza su un'isola tropicale, in cui ovviamente si presentano dei guai. Io e Amanda ci stiamo divertendo un mondo non solo nel rivisitare i comprimari che abbiamo messo in scena all'epoca, ma anche nell'alzare l'asticella per la signorina Quinn, affiancandole le Birds of Prey e mettendole di fronte i cattivi di Gotham. Inoltre, aspettatevi un sacco di ospiti a sorpresa che i lettori saranno molto felici di vedere.
Stiamo scrivendo la storia seguendo la nostra visione e portando le implicazioni per i personaggi un po' al limite, così da vedere quanto possono spingersi lontano. Lo abbiamo fatto nella serie, spesso criticati per aver superato i limiti consentiti.Ora che siamo sotto l'etichetta Black Label, la speranza è quella di vedere meno lamentele. Certamente cercheremo di abbattere le barriere che ci troveremo di fronte e che il comparto editoriale ci consentirà. Il nostro unico obiettivo è raccontare la migliore storia possibile e mantenere il pubblico attento.
Conner - E anche di usare qualche parolaccia qua e là. La sfida, nella serie regolare, era quella di inventarci termini e frasi che non fossero effettivamente volgarità. A volte, quando eravamo proprio in forma, creavamo espressioni che suonavano anche peggio delle parolacce originali.
Personalmente, ho sempre adorato disegnare le storie, non solo le copertine. Amo la componente narrativa, la costruzione del ritmo, le azioni e le reazioni dei personaggi. Non ho avuto molte occasioni di farlo su Harley Quinn, perché non sono certamente un'artista veloce e, dovendomi occupare di co-sceneggiare e disegnare le copertine, non avevo modo di rispettare scadenze mensili. Ero davvero invidiosa di Chad Hardin e John Timms, ma allo stesso tempo felice che disegnatori così bravi si occupassero delle nostre avventure. Per questa miniserie ho messo da parte il tempo necessario per occuparmene io, e ne sono davvero felice.
Harley è sostanzialmente abituata a vessare tutte le persone che ha attorno. Anche se sei un personaggio che le vuol bene e basta, sa come portarti all'esasperazione. Sarà divertente vedere quale genere di guai potrà procurare alle Birds of Prey, ma vogliamo anche vedere quale di loro sarà in grado di risponderle per le rime.
Per quanto riguarda il Joker, è sempre divertente stare a guardare la frizione tipica degli ex che si crea tra lui e Harley. Rende la storia molto affascinante. E per quanto riguarda il rapporto con Poison Ivy, come ho detto prima, si può anche amare Harley, ma lei ti porta all'esaurimento.
Fonte: DC Comics