The Handmaid's Tale: Bruce Miller svela qualche anticipazione sulla sesta e ultima stagione
Il creatore di The Handmaid's Tale parla del finale della quinta stagione e svela qualche anticipazione sulla sesta e ultima
Si è conclusa la quinta stagione di The Handmaid's Tale: la serie con Elisabeth Moss tornerà poi per una sesta e ultima stagione, sale quindi l'attesa per quanto riguarda le anticipazioni sul finale dell'adattamento del romanzo di Margaret Atwood.
Penso che la quinta stagione sia stata la più romantica per Nick e June. Adoro il fatto che passino la stagione a dire che non possono stare insieme. Speravo di mostrare quanto lei sia legata a queste persone, un legame impossibile da sciogliere. E se da un lato non riesce a dimenticare Fred, dall'altro rompe con Nick tipo 70 volte. Non riesce a lasciarselo alle spalle, e l'ultima cosa che dice è: "Assicurati che sappia che stiamo bene". E quando dice "stiamo bene", intende il resto della famiglia. Quindi penso che nell'ultimo episodio, quando Nick la vede e non la sveglia nemmeno, ci sia la cosa più romantica di tutte.
[...] Penso che lui sia un romantico a livello patologico e pericoloso, e questo è il suo problema. Ama sinceramente June, e questa cosa causerà molti problemi. Qualsiasi emozione genuina che ci guida, se non è istinto di sopravvivenza (che il più delle volte ha guidato lui e June), è una distrazione. Penso che lui abbia bisogno di avere questa parvenza di vita emotiva in modo che le persone possano prenderlo sul serio e non si metta nei guai. Ma è incapace di farlo, perché se non sta zitto è perché sta dicendo la verità. So la direzione che stiamo dando alla storia di Nick, ed è proprio quella che pensate anche voi. È proprio la persona che pensiamo che sia. E anche se lui cerca di non esserlo, la cosa lo rende estremamente spiacevole, come si comporta con Rose, o sarà un totale fallimento e finirà per non riuscire a fermarsi prima di prendere a pugni Lawrence. Penso che la cosa positiva sia che segue il suo cuore, ma è anche la cosa negativa!
Si parla ovviamente anche della conclusione della serie, e in particolare della vicena di June, che inevitabilmente non potrà essere quello de Il racconto dell'ancella, perché quel romanzo poi prosegue ne I testamenti:
Sto lavorando a I testamenti proprio mentre lavoro alla sesta stagione di The Handmaid's Tale. È fantastico poter lavorare su un altro libro. Penso che il pubblico che guarda la serie tv sappia che non seguiamo il romanzo alla lettera: I testamenti è un sequel di questa serie. Quindi non necessariamente gireremo pensando al romanzo de I testamenti, ma la direzione è quella. Io e Margaret Atwood abbiamo discusso molto del personaggio di June. Aveva visto anche alcune puntate della serie prima di scrivere I testamenti. Penso che i personaggi siano molto simili, e sicuramente sarà tutto in linea con I testamenti. Ma per quanto riguarda June, non sento di essere costretto a concludere la sua vicenda nel modo in cui si conclude nel romanzo I testamenti. Voglio seguire la storia e assicurarmi che abbia senso. Ciò che dobbiamo ricordarci tutti è che la voce fuori campo è quella di june, è la sua storia. Non si chiama Gilead: si chiama Il racconto dell'ancella. Ho pensato a questa serie come a una memoria di parte della vita di June, non la parte in cui lei si è considerata un'ancella. Penso che alla fine, proprio come prima dell'inizio della serie, avessero delle vite. Andrà avanti e proseguirà con la sua vita, e noi non la vedremo. Ovviamente ci interessa sapere cosa le succederà, perché è stato un racconto molto intimo, ma non sarà più la sua storia.
Ricordiamo che Hulu ha commissionato l'adattamento di I testamenti alla conclusione dell'ultima stagione di The Handmaid's Tale. Ann Dowd tornerà nei panni di Zia Lydia.
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