Halt and Catch Fire: i produttori parlano della creazione della nuova serie

I creatori di Halt and Catch Fire raccontano come è nata la nuova serie targata AMC e quali sono stati gli elementi a cui hanno prestato maggiore attenzione

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Qualche giorno fa ha debuttato negli Stati Uniti la nuova serie della AMC, intitolata Halt and Catch Fire (qui la nostra recensione della prima puntata).

Gli episodi, ambientati nel 1983, hanno come protagonista un ex dipendente della IBM, Joe MacMillan (Lee Pace) che cerca di fare concorrenza ai giganti dell'informatica con l'aiuto di un ingegnere, Gordon Clark (Scoot McNairy), e di un prodigio della programmazione, Cameron Howe (Mackenzie Davis).

La storia è stata ispirata dalla vita del padre di uno dei creatori, Chris Cantwell, che si trasferì nel 1982 a Dallas per lavorare in un'azienda simile alla Cardiff Electric che appare nelle puntate.

Halt and Catch Fire è stata scritta insieme a Chris Rogers e cerca di mantenere un certo livello di realismo nel mostrarei i cambiamenti tecnologici avvenuti negli anni Ottanta.

The Hollywood Reporter ha intervistato Cantwell, Rogers e Jonathan Lisco (Southland), showrunner e produttore esecutivo  della serie, che hanno raccontato al magazine qualche dettaglio sul nuovo progetto che cerca di rendere affascinante il mondo dei computer a un pubblico più ampio rispetto agli appassionati del settore:

  • I personaggi sono completamente inventati, anche se in Joe MacMillan si possono ritrovare degli elementi di Steve Jobs e urla nel parcheggio proprio come faceva il padre di Cantwell. Gordon è una figura interessante perché tutti conoscono la storia del sogno americano di Jobs e Steve Wozniak che hanno costruito computer in garage e sono diventati miliardari. Quello spunto narrativo è stato il punto di partenza per mostrare chi ha provato a creare qualcosa e ha fallito.

  • La storia inizia parlando di Joe MacMillan ma poi si espande grazie all'entrata in scena di Gordon e Cameron. Ognuno di loro ha diversi progetti e prospettive sul mondo. Una buona parte della serie non parla di loro tre impegnati a combattere forze esterne, ma di come collaborino insieme per creare qualcosa di speciale e nel farlo provano a esorcizzare i propri demoni e a realizzare i propri sogni. Loro tre insieme rappresentano il motore dello show.

  • Joe, Gordon e Cameron hanno un'idea precisa di come dovrebbe essere il computer e ognuno di loro è convinto al 100% di avere ragione, a prescindere se si tratta di ego o di una visione realistica. Questo aspetto causerà dei conflitti tra loro perché non cederanno molto facilmente. Cantwell ha sottolineato che si tratta per loro di una seconda chance. Joe proviene dalla IBM, Gordon è stato allontanato dalla Silicon Valley e Cameron ha un'unica possibilità perché ha messo a rischio tutto per partecipare a questo progetto.

  • I personaggi possiedono tutti molto egocentrismo e al tempo stesso sono insicuri. Jonathan Lisco ha ricordato che quando si ha a che fare con dei prodigi, si passa dall'arroganza all'insicurezza con facilità e questo alimenta eventuali problemi nel loro rapporto.

  • Cantwell ha poi spiegato quanto sia stata importante la scelta degli attori: Lee interpreta Joe mostrandone anche l'umanità e la vulnerabilità; di Gordon si capisce subito il fatto che sia un uomo di famiglia che in passato ha già fallito; Cameron è un po' irrispettosa ma c'è qualcosa di più sotto la superficie.

  • Gli autori hanno impiegato molto tempo nel delineare nel migliore dei modi il rapporto tra Gordon e Donna, mostrandone l'intelligenza e la forza interiore, senza far sembrare la donna un accessorio dell'ego di Gordon.

  • I dubbi di Donna sono ben fondati ma non sarà mai un vero ostacolo ai progetti del marito, anche se ha ragione su alcuni punti.

  • Gli sceneggiatori hanno cercato di mantenere la storia nei confini del dramma umano, dando spazio ai protagonisti, ai loro rapporti e alle tensioni tra loro. Gli aspetti tecnologici sono uno sfondo a tutto questo, arricchiscono la trama e la fanno evolvere. Halt and Catch Fire darà però spazio ad argomenti e domande universali sulla propria personalità, sul fallimento e sulle seconde possibilità nella vita.

  • Il computer sarà un riflesso delle persone che lo stanno costruendo perché mettono se stesse nei loro prodotti. L'oggetto diventerà quindi un'estensione dei personaggi, dei loro problemi, delle nevrosi e sarà un modo per mostrare come viene costruito insieme da loro.

  • La storia principale è infatti come costruire il computer abbia delle conseguenze sui personaggi e per questo si cerca di stare abbastanza lontani dall'addentrarsi troppo negli aspetti tecnici.

  • L'ambientazione storica è stata scelta perché in quegli anni c'è stata una svolta definitiva perché i personal computer hanno iniziato a entrare in ogni casa.

  • Rogers ha rivelato che a livello involontario tutti ci stiamo chiedendo se l'essere sempre connessi in realtà ci allontani e che ruolo abbia la tecnologia nella nostra vita.

  • Il personaggio per cui è stato più difficile trovare il giusto interprete è stata Cameron, ma appena Mackenzie Davis è entrata nella stanza i produttori hanno capito che era la persona giusta. Persino Ben Davis della AMC ha chiesto ai creatori della serie che venisse assunta lei dopo aver visto la registrazione del provino

  • Lo show può contare sulla collaborazione di esperti che aiutano a utilizzare i termini giusti e a mostrare azioni che siano realistiche nel contesto, anche temporale.

  • La colonna sonora è stata scelta con attenzione, cercando di evitare l'utilizzo della canzoni più conosciute degli anni Ottanta per evitare che la musica diventasse invadente. I brani sono stati selezionati tra quelli che potevano essere trasmessi alla radio, inserendo anche qualcosa di meno conosciuto. Nella prima stagione non ci sarà, ad esempio, Sweet Dreams degli Eurythmics.

Fonte: The Hollywood Reporter

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