Halo: le prime recensioni dell'attesa serie tv!

Sono online le prime recensioni della serie tv di Halo, in arrivo in contemporanea con gli Stati Uniti su Sky e in streaming su Now

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Manca ormai pochissimo al lancio della serie tv di Halo, e così sono arrivate online le prime recensioni dell'attesissimo adattamento della saga di videogiochi. Recensioni internazionali che non sembrano essere particolarmente positive.

Vi riportiamo alcuni estratti, ricordandovi che il primo episodio della serie debutterà anche in Italia dal 24 marzo in streaming su Now e on demand su Sky in versione originale sottotitolata. Dal 28 marzo, poi, andrà in onda la versione doppiata in italiano sul canale televisivo Sky Atlantic.

Attualmente su RottenTomatoes sono presenti 22 recensioni, di cui solo il 59% con voto positivo:

The Hollywood Reporter - "I creatori Kyle Killen e Steven Kane hanno adattato Halo in un modo che di base - con l'enfasi su "base" - lo rende un clone di The Mandalorian, o Sweet Tooth, o The Road, o Lone Wolf and Cub. Senza innovazioni tecnologiche che facciano parlare di sé, poche interpretazioni che lo rendano davvero realistico e solo qualche sprazzo di azione emozionante, Halo è davvero dimenticabile, il che è almeno qualche passo avanti rispetto a "brutto"."

Variety – "In questa serie, Pablo Schreiber ha decisamente più materiale su cui lavorare, specialmente quando il personaggio inizia a mettere in discussione il suo impegno a rispettare gli ordini ricevuti e si allea con Kwan per creare una coppia improbabile. E sì, in questi momenti è impossibile non paragonare la serie a The Mandalorian. Schreiber è decente in questo primo sguardo alla crisi di identità di Master Chief, anche se è ancora molto lontano dall'essere carismatico o dall'abilità di sceneggiatura del personaggio di Pedro Pascal nella serie di Star Wars. Con più caratterizzazione a disposizione, è Ha che ruba la scena, incarnando la ribellione e il dolore viscerale di Kwan una volta che ha perso tutto."

IGN – 7/10 "Data l'importanza che hanno le battaglie colossali tra umani e Covenant per rendere il franchise di Halo, l'azione deludente che vediamo nella premiere di Halo preoccupa. Tuttavia, la serie restituisce tutto il resto in maniera abbastanza convincente da compensare. Per quanto la prima puntata si concentri sul mostrare le armi iconiche e la tecnologia dei videogiochi, mostra anche l'intenzione di lanciare la storia verso direzioni molto diverse. Non è un adattamento pedissequo dei giochi, ed è la cosa più intrigante della serie per ora".

Collider – B- "Proprio come Master Chief è in grado solo di scalfire la superficie di ciò che gli è accaduto, la serie sembra solo all'inizio della scoperta della vastità di questo mondo. Ciò che vediamo è intrigante e dimostra che questo adattamento di Halo ha tantissimo potenziale da esplorare dove molti tentativi dimenticati hanno fallito. In gran parte ce la fa, e il rapporto tra Kwan e John è la cosa migliore. Offrono uno sguardo speranzoso verso un futuro nel quale si aiuteranno a vicenda ad affrontare un universo che vuole solo sfruttarli."

Entertainment Weekly – C- "Ci sono alberi più bassi di Schreiber, ma le sue migliori interpretazioni hanno un'energia ispida e minuta come se James Cagney si fosse svegliato un giorno nel corpo di un giocatore di pallacanestro dell'est europeo. Master Chief non è un ruolo completamente ingrato - mostra sul viso più di ciò che possiate pensare - ma qualsiasi attore sembrerebbe schiacciato dentro quella mega armatura da Spartan. La storia accenna al suo passato, e l'impressione è che Halo arrivi fuori tempo massimo. Ecco la storia di un famoso guerriero dello spazio con un elmetto assalito da flashback sul suo passato, che fa coppia con un giovane amico pronto a sciogliere il suo gelido cuore assassino..."

IndieWire – C+ "Schreiber ha un grande talento che merita di essere visto senza caschetto (e per la maggior parte dell'episodio 2 non lo indossa). McElhone può gestire abilmente un ruolo che è una via di mezzo tra una matriarca benevola e una scienziata a sangue freddo. L'azione però sembra come vedere dei bambini che giocano con i loro giochi, e non qualcosa di cinematografico. Tuttavia, i soldi investiti si vedono sullo schermo. Halo potrebbe diventare qualcosa di più di una semplice equazione (Game of Thrones + The Mandalorian), ma non è chiaro se Paramount Plus vuole davvero che accada, o se questi paragoni sono assolutamente voluti.

Inverse – "È The Mandalorian. È The Last of Us. È Logan e Leon nello spazio. È una storia vista e rivista di recente, anche se non entusiasma come le altre, non sembra altrettanto entusiasmante, originale e intelligente. [...] Gli alieni in CGI rendono l'azione problematica, ed è un brutto segno se i trailer live action del videogioco di più di dieci anni fa sembravano più viscerali della serie stessa."

Halo è ambientata nel 26 esimo secolo durante un epico conflitto tra l'umanità e una minaccia aliena nota come Covenant, e "seguirà diverse storie profondamente personali nell'azione, l'avventura e una visione molto ricca e immaginifica del futuro". A creare la serie Kyle Killen e Steven Kane. I primi due episodi sono stati diretti da Otto Bathurst.

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