Halloween: John Carpenter spiega perché Michael Myers è diventato il fratello di Laurie Strode

John Carpenter ha recentemente rilasciato un'intervista in cui ha parlato del perché abbia dovuto inventare la parentela fra i due...

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La celeberrima creatura di John Carpenter, Halloween, continuerà a vivere, come noto, con i due seguiti recentemente annunciati.

Dopo l’enorme successo di Halloween, in grado di incassare ben 255 milioni di dollari in tutto il mondo (con un budget di soli 10 milioni di dollari) nell’autunno del 2018, era inevitabile che Universal e Blumhouse sarebbero tornate a lavorare insieme per uno o più sequel.

Il regista ha recentemente rilasciato un'intervista a CB.com in cui ha raccontato un aneddoto sulla prima pellicola, il leggendario Halloween - La notte delle streghe del 1978. Nello specifico in merito alla versione televisiva modificata del film trasmessa dalla NBC nel 1980:

La rivelazione circa il fatto che Michael Myers e Laurie Strode erano fratello è sorella è stata causata dalla NBC. La compagnia aveva acquistato i diritti televisivi del film che, però, era troppo corto per loro. Per questo motivo dovevamo aggiungere minutaggio. Se non ricordo male dovevamo aggiungere otto minuti circa. E non c'era davvero nulla da metterci perché il primo film era stato concepito così. Non avevo altro da dire. E così mi è venuta in mente questa storia del fratello, che è stata una mossa davvero terribile, terribile. Ma l'ho fatto.

Halloween II - Il signore della morte è stato diretto da diretto da Rick Rosenthal sulla base di uno script di John Carpenter e Debra Hill.

Il sequel dello scorso anno non tiene in considerazione il fattore di parentela fra il personaggio di Jamie Lee Curtis e l'iconico killer.

Il regista ha poi ribadito che, al momento, non ha alcuna voglia di rimettersi dietro alla macchina da presa per un film né, tantomeno, di scriverne uno. L'ultima volta che lo ha fatto risale al 2017, al video musicale ispirato a Christine - La Macchina Infernale.

Vedi, c'è un problema. Sono vecchio. E si tratta di un lavoro tosto. E no, anche la scrittura di un film è un lavoro duro. Vedi? Stai parlando di un sacco di lavoro. Mai dire mai in questo settore per carità. Ma deve arrivarmi fra le mani una sceneggiatura che mi deve far pensare "Wow, devo farlo". Vedremo. Lascio aperto uno spiraglio.

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