Haley Joel Osment svela come si è tenuto in contatto con Bruce Willis per diversi anni dopo l'uscita di "Il sesto senso"
L'attore, di appena dieci anni all'epoca dell'uscita del film, ricorda con affetto il lavoro con la star, ora ritiratasi dalle scene
In un'intervista con EW per celebrare il 25° anniversario dell'uscita di Il sesto senso, Haley Joel Osment ha raccontato un aneddoto sul suo rapporto con Bruce Willis, sua co-star del film di M. Night Shyamalan.
Ho sentito [Bruce] molto spesso dopo l'uscita del film, negli anni successivi. Di tanto in tanto mi lasciava dei messaggi nella segreteria telefonica, per sapere come stavo. Chiamava all'improvviso, e a volte lo faceva prima di un viaggio. Siamo andati in Giappone insieme due volte, se ricordo bene, per l'arrivo del Sesto senso in città diverse. Quindi mi chiamava prima di quel viaggio, e poi a volte tornavo a casa da scuola e la segreteria telefonica lampeggiava e sentivo lui che diceva: "Ehi, Haley Joel. Volevo solo salutarti”. Devo trovare quei vecchi nastri, so che li abbiamo conservati. Conosco un po' le sue figlie, ma non gli ho più parlato dopo le notizie sulla sua salute degli ultimi anni.
Quando si sono svolte le riprese del Sesto senso, Osment era già un fan di Willis e si è dunque presentato sul set aspettandosi che l'attore fosse più simile al suo personaggio di Die Hard, quando invece quello quello nel Sesto senso era “molto più contenuto e accademico”. Vedere Willis affrontare una personalità completamente diversa sullo schermo è stata una notevole lezione di recitazione per il giovane Osment:
Una delle cose che la rende un'interpretazione così bella è che si percepisce tutto ciò che c'è sotto la superficie, ma si tratta di un uomo che vive una vita un po' riservata ed è sobrio e distaccato. Quindi il contrasto tra lo scintillio che si vede negli occhi di Bruce e la freddezza del personaggio che interpreta è stato interessante.
Trovate gli ultimi aggiornamenti sullo stato di salute di Willis in quest'articolo.