Guillermo del Toro ripensa al rapimento di suo padre e ne parla su Twitter
Commentando i tragici fatti di Parigi, Guillermo del Toro ripensa al rapimento di suo padre e ne parla su Twitter
Ora è lo stesso Del Toro che racconta sul suo canale Twitter, in otto tweet, un episodio legato a quei tragici mesi, per commentare i fatti che sono accaduti a Parigi ieri sera:Una delle persone che ho intervistato per scrivere il libro è stato Guillermo del Toro, che mi spiegò che quando arrivò a Hollywood era al verde. Erano i primi anni novanta. Terminator 2 era appena uscito. Cameron lo incontrò a un party del 4 Luglio. Andò a finire che Guillermo del Toro andò a vivere nella sua casa degli ospiti per diverso tempo. Quando suo padre venne rapito in Messico, Cameron lo aiutò a trovare i giusti negoziatori di ostaggi, e lo aiutò a trovare il danaro per pagare il riscatto.
Un ricordo in otto tweet: durante la prigionia di mio padre - un periodo di dolore fortissimo - due poliziotti vollero incontrarci. Avevano due proposte.
La prima era: per cinquemila, ci avrebbero messo a disposizione una stanza con i rapitori, legati a una sedia. Ci avrebbero dato una spranga e 15 minuti da soli con loro.
La seconda: per diecimila, si sarebbero assicurati che - dopo il raid - tutti i rapitori venissero uccisi e noi ricevessimo delle Polaroid che lo dimostrassero.
Dicemmo no. Assolutamente no a entrambe le proposte. Provavamo odio e dolore, ma non potevamo far parte del circolo di violenza.
72 giorni dopo la sua cattura, mio padre venne liberato.
Passarono dei mesi, e molte famiglie che erano passate attraverso simili disavventure si riunirono in un ristorante per cenare insieme e sostenersi a vicenda.
Durante la cena, un piccolo momento di commozione. Alcune persone corsero alla fine del lungo, lungo tavolo. "Di che si tratta?", chiesi. "Delle foto," qualcuno mi rispose.
Rimasi dal mio lato del tavolo. Non guardai mai. Forse qualcuno aveva pagato? Non volli sapere la risposta.
In tempi come questi, quando la violenza alimenta la violenza, ripenso a quel giorno e prego invocando la forza e la saggezza.
A memory in 8 tweets: During the captivity of my father- a time of enormous pain- two policemen came to see us. They had two proposals.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015
The first was: For 5K, they would give us a room with the kidnappers, tied to a chair. They would provide a lead pipe & 15 minutes alone.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015
The second one: For 10K they would make sure that- when the raid happened- all kidnappers would get killed and we’d get Polaroids.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015
We said no. Absolutely no to both. We felt hatred and pain but could not be a part of the cycle of violence.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015
72 days after his capture, my father was liberated.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015
Months passed and several families that had gone through similar ordeals joined in a restaurant to have dinner and exchange support.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015
During dinner: a small commotion. Some people rushed to the end of the long, long table. “What is it, I asked?” “Some photos” someone said.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015
I stayed on my side of the table. Never looked. Perhaps someone had paid? I didn’t want to know.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015
In times like this- when violence breeds violence, I think of that day and pray for wisdom and strength.
— Guillermo del Toro (@RealGDT) November 14, 2015