Guillermo del Toro e lo sfogo contro l'IA generativa: "Quanto spendono le persone per avere quella specie di screensaver?"

Ospite questa settimana ad un panel del British Film institute, Guillermo del Toro è tornato a dire la sua sull'IA generativa e su quale sia, secondo lui, il suo contributo all'arte: nessuno!

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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Questa settimana, il regista premio Oscar Guillermo del Toro é stato ospite ad un panel del BFI (British Film institute) per parlare del suo Pinocchio e della magia dietro l'arte dell'animazione e della stop-motion.

Durante la chiacchierata fatta di aneddoti e dietro le quinte, Del Toro é tornato a parlare dell'intelligenza artificiale generativa e di cosa ne pensa del contributo di questa forma di tecnologia al mondo dell'arte.

Senza giri di parole, il regista ha chiarito che i prodotti creati dall'algoritmo in questione sono paragonabili a meri salvaschermi, nemmeno troppo ben riusciti, e che non potranno mai definirsi forme d'arte in quanto mancano di una componente principale: l'emozione.

Quello che l'IA generativa ci ha dimostrato di sapere fare è niente di più che degli screensaver neanche troppo convincenti. E questo è tutto. Il valore dell'arte non può essere ridotto al costo di realizzazione o a quanto poco sforzo richieda, si tratta piuttosto di quanto tu in prima persona voglia rischiare a livello personale, semplicemente stando in sua presenza.

Quanto spendono le persone per avere quella specie di screensaver? Sono prodotti che li faranno piangere ed emozionare perché gli ricordano il dolore di avere perso un figlio? O una madre? O riflettere sul fatto che hanno buttato via la loro giovinezza? Ca**o, no!

Potete trovare il video dell'estratto qui di seguito.

Guillermo del Toro al British Film institute: l'intervento integrale

Fonte / BFI
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