Guardiani della Galassia: Al Ewing parla delle atmosfere della nuova serie

La nuova serie dei Guardiani della Galassia è affidata alle cure narrative di Al Ewing, che promette la storia di una famiglia e di una galassia in crisi

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Il sito ufficiale della Marvel intervista Al Ewing, nuovo sceneggiatore delle avventure dei Guardiani della Galassia. La serie a lui affidata debutterà nel 2020, precisamente il 22 gennaio, per i disegni di Juann Cabal, a dar vita, con stile nemmeno troppo velatamente kirbyano, alle nuove vicende del più scalcagnato gruppo di super eroi dello spazio.

Ecco le dichiarazioni di Ewing in merito a questo ciclo di storie:

Ewing - Rispetto alle mie ultime prove, i Guardiani sono un animale molto diverso, e le loro storie saranno un po' più ricche di azione, potenzialmente meno riflessive, specialmente nei primi due numeri, il che significa una partenza abbastanza a razzo e un ritmo che non rallenterà fino a quando tutti i fuochi d'artificio non saranno esplosi.

Ma se questo è vero, sappiate che le trame che vedrete sono frutto di alcune delle idee che ho sviluppato negli ultimi anni, delle domande che mi sono posto su quel che dobbiamo al nostro prossimo, come persone, sulla direzione che sta prendendo il mondo, e su quale sia il momento giusto per lottare e quale per mostrarsi gentili. Sempre ammesso che le due cose siano in contraddizione.

Uno degli ingredienti segreti più importanti di Guardians of the Galaxy sarà l'esplorazione del concetto di famiglia. Sarà una serie ad altissimo ritmo, piena di azione, di avventure fantascientifiche e spionistiche con ribelli, folli imperi galattici e splendidi macchinari tecnologici, avvolta attorno agli alti e ai bassi, ai momenti di crisi e difficoltà di una famiglia adottiva che si è creata nel corso del tempo e tenta di resistere a un'epoca fin troppo interessante.

Non volevo usare i cinque personaggi classici, almeno non tutti insieme. Una parte del mio istinto mi suggeriva la necessità di sfuggire loro, di tornare ai primissimi tempi, in cui c'era sempre qualche sorpresa tra i membri del gruppo, in cui a Rocket e Groot si affiancavano personaggi come Bug, Mantis e Capitan Universo, in cui l'aria era elettrica perché non si sapeva mai come, se e quando tutti quei tizi sarebbero andati d'accordo.

Guardians of the Galaxy #2, copertina di Ivan Shavrin

Recentemente sono stati fatti dei passi in quella direzione, con Phyla-Vell, Dragoluna, Beta Ray Bill e il Ghost Rider Cosmico, e io ho voluto seguire quel sentiero invece di tornare a luoghi più confortevoli. Non che i cinque storici siano esiliati dalle storie, ma il loro mondo sarà più sconnesso del solito.

Non posso dire molto sulla collocazione di Rocket all'inizio della serie, non finché l'ultimo numero della run di Donny Cates sarà uscito, ma dubito che si tratti di un grande spoiler se vi rivelo che ne ha passate un bel po', ultimamente. L'abito elegante che avete visto sulle immagini in anteprima non è una novità. Quando ho scritto la miniserie su di lui, disegnata da Adam Gorham, Rocket era protagonista di un noir e lo mettemmo in giacca e cravatta. Sta benissimo elegante e penso che dovrebbe sempre vestirsi un po' meglio. Ha portato la solita tuta aderente per anni, e ora ha bisogno di prendersi cura del proprio aspetto, avere un po' di stile. Il suo ruolo è cambiato? La risposta è una delle parti fondamentali del primo numero.

Lo spazio è in stato di guerra imminente. I Nova Corps, che tenevano lontane le minacce peggiori, non ci sono più. Solo Richard Rider e Sam Alexander sono rimasti in vita e in servizio. Sam è impegnatissimo sulla Terra, quindi Rich è rimasto solo a tentare di impedire un potenziale collasso galattico, da cui scaturiranno nuove minacce e nuovi nemici.

I primi sono gli Dei dell'Olimpo, drasticamente cambiati dalla loro recente morte e rinascita avvenuta sulle pagine di Avengers: Senza ritorno. Conquistano e devastano zone pacifiche dello spazio, e Nova non può fermarli da solo. Ed ecco perché entrano in gioco i suoi amici dei Guardiani della Galassia.

Ewing - Difficile scegliere un singolo aspetto positivo delle matite di Juann, ma credo che la cosa migliore sia la sua fame di sperimentazione. Ha sempre giocato molto con il design, con i layout e con il ritmo narrativo. Mi dà sempre degli spunti interessanti durante tutto il processo creativo e ha uno sguardo che tende a spingere le cose al livello successivo di eccellenza. Le sue tavole sono davvero bellissime. Ha un tratto preciso, pulito, con uno stile da lineachiara che porta alla luce le emozioni e i sentimenti di ogni personaggio, senza contare che li fa apparire sempre pronti all'azione.

Questa è una storia molto sexy, che parla di persone molto sexy che vivono in un periodo che non è sexy per nulla. E Juann è bravissimo a farlo capire.

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Fonte: Marvel

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