Groucho Color Fest: parlano Tito Faraci e Leo Ortolani

Nel 2015 uscirà un Color Fest interamente dedicato a Groucho: ecco come sono stati coinvolti Tito Faraci e Leo Ortolani

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Nel 2015 uscirà un Color Fest interamente dedicato a Groucho, la strepitosa spalla di Dylan Dog: un assistente speciale, unico, nato dalla mente geniale di Tiziano Sclavi, grazie al fiuto e all'esperienza impareggiabili di Sergio Bonelli. Come sappiamo, il progetto sarà affidato a un gruppo di autori, tutte eccellenze italiane, la maggior parte maestri del genere umoristico e ironico-satirico, ideali per una figura quale l'aiutante del nostro Old Boy. Attualmente è noto che contribuiranno: Leo Ortolani, Silvia Ziche, i Paguri, Zerocalcare, Giacomo Bevilacqua, Federico Rossi Edrighi e Tito Faraci. Il tutto sarebbe nato proprio da una battuta dello sceneggiatore di Topolino e Diabolik (solo per citare un paio delle serie che firma attualmente) a Roberto Recchioni. Ma lasciamo la parola a Faraci che riferendosi al B-Day del 26 settembre scorso e agli allegati di Dylan Dog Speciale (Dylan Dog presenta Groucho, usciti a partire dal numero 6 del 1992 fino al numero 13 del 1999), ha rivelato:

[caption id="attachment_26107" align="alignright" width="228"]Speciale Dylan Dog 6 (1992) Speciale Dylan Dog 6 (1992)[/caption]

Mi sto preparando alla festa della serata. A un certo punto, mando un messaggio a Roberto Recchioni. Una cosa istintiva. Mi è venuto da scrivergli: “Però rivoglio i Grouchini.” Mi riferivo agli albetti di 32 pagine con storie dell’assistente di Dylan Dog, un tempo allegati agli Speciali. Be’, passa nemmeno un minuto e Roberto mi risponde: “Parliamone”. Accidenti, mi ha spiazzato.

Quella notte, tornato dalla festa, invece di piombare in un sonno vagamente etilico, mi sono messo al computer e ho buttato giù un’idea, che la mattina ho mandato a Roberto. Ma lui era già andato più avanti, diavolo d’uomo. E il giorno dopo ancora, domenica, mi ha chiamato: “Okay, facciamo uno speciale con quattro storie. Per adesso, ci siete tu e Leo”. Roberto è fatto così. Un treno in corsa.

Per quanto riguarda il disegnatore, o meglio la disegnatrice, la scelta è venuta di conseguenza:

Abbiamo pensato a chi poteva disegnare la storia sceneggiata da me. Avevo appena finito Infierno 2, con Silvia Ziche (uscirà a Lucca e, credetemi, è venuto una bomba. Anche se non dovrei dirlo io). Il suo nome è venuto fuori subito. “Silvia Ziche su Dylan Dog?” ha detto Roberto. “È abbastanza folle… quindi, va bene!” Poi dicono che la Bonelli si muove lentamente.

Il coinvolgimento di Ortolani è avvenuto a Rapallo, un giorno dopo il B-Day, durante la Cena dei Cartoonist ed è stato ancora più rocambolesco, almeno a giudicare dal racconto stesso del creatore di Rat-Man, travolgente come la sua verve:

È stato un colpo basso da parte di Roberto Recchioni, che ha approfittato di un mio momento di debolezza, che ero lì che ridevo e brindavo e brindavo e brindavo, tipico di chi sta sempre rinchiuso in casa, poi si trova improvvisamente a Rapallo con gli amici, tipo Gianni Fantoni e il mitico Fausto Oneto, proprietario del ristorante museale U Giancu, e ho detto di sì. Poi Rrobe è scappato con quella risata da Xabaras, e allora mi sono reso conto di cosa avevo detto e ho fatto l’urlo alla Munch.

Ci saranno ancora grosse sorprese riguardo al "Progetto Groucho", quindi restate sintonizzati!

Fonti: Fumettologica | RatMan.org

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