Greg Rucka porta Ciclope nello spazio

Greg Rucka si prende cura del giovane Scott Summers e racconta le avventure di Corsair e Ciclope nello spazio

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Attenzione, la notizia che segie contiene SPOILER riguardo le future storie di X-Men e Ciclope.

Povero Ciclope: uno dei personaggi in assoluto più tormentati del recente periodo Marvel. Posseduto dalla forza Fenice, reso folle al punto da uccidere il proprio mentore, costretto in ceppi e a sostenere il peso morale di scelte discutibili e delle loro terribili conseguenze. Ci mancava soltanto che la propria versione più giovane, presa di peso dal periodo classico della prima formazione X-Men, venisse portata nel presente contemporaneo, per assistere alla caduta del suo alter-ego. Gli occhi del giovane Ciclope si posano su di un uomo sconfitto e caduto. L'uomo che, in teoria, è destinato a divenire.

C'è solo una buona notizia, per il mutante dal visore di rubino, e ce la darà Brian Michael Bendis in All-New X-Men #23: Christopher Summers, Corsair, il piarata spaziale, padre dei fratelli Summers, è vivo. Le voci sulla sua morte (durate anni) erano decisamente esagerate. Il leader degli Starjammers farà presto la conoscenza del giovane Scott venuto dal passato e, oltre che un viaggiatore temporale, lo farà divenire un pellegrino spaziale, creando un duo padre/figlio (con Hephzibah dei Predoni Spaziali come compagna di viaggio) le cui avventure saranno scritte da Greg Rucka. Come se non fosse già abbastanza impegnato con la sua nuova serie indipendente: Veil.

L'autore dice di essere felicissimo dell'occasione, che gli è stata proposta da Bendis stesso, in primis perché anche lui ha un figlio adolescente, si immedesimerà molto nel rapporto tra Cristopher e Scott. Inoltre, Rucka sostiene di somigliare moltissimo al personaggio di Ciclope: introverso, responsabile, serio, che si aspetta lo stesso livello di responsabilità da chi lavora con lui e rimane frustrato quando viene meno. Scott era già così da sedicenne. Un piccolo Cary Grant che cresce troppo serio.

Incapace di essere realmente cool, Ciclope diventa affascinante proprio per questo: le cose non gli vengono mai facili, deve sempre lavorarci dietro. Ogni successo, personale o meno, è una conquista, un passo verso l'uomo che sta cercando di diventare. In quest'ottica assume importanza centrale il suo rapporto col padre assente. I due riconosceranno di essere inadeguati, come genitore e come figlio, e inizieranno a costruire un nuovo modo di ricoprire quei ruoli. Scott ha passato otto anni convinto di essere un orfano, per poi trovare in Xavier una figura paterna classica, posata, seria, un esempio. Ora arriva il suo vero padre e somiglia ad Han Solo, una canaglia dello spazio.

Chris e Scott, nella serie, si muoveranno attraverso paesaggi e situazioni da vero e proprio road movie spaziale: porti interstellari putridi e malfamati, metropoli fantascientifiche e ipertecnologiche, pianeti abitati da ogni razza aliena nota e ignota dell'universo Marvel. La serie, che vedrà Russell Dauterman alle matite, si preannuncia quindi ricchissima di spunti e di motivi di interesse. Fan degli X-Men, della fantascienza classica, dei personaggi cosmici della Marvel: ognuno avrà un motivo per seguire il Corsair e Ciclope nello spazio.

CYCLOPS-Corsair

Fonte: Comic Book Resources

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