Green Book: gli effetti visivi "invisibili" delle scene al piano con Mahershala Ali

Scopriamo gli effetti visivi che hanno reso Mahershala Ali un pianista esperto

Redattore per badtaste.


Condividi
No, non era Mahershala Ali a suonare il piano in Green Book. Era una controfigura che risponde al nome di Kris Bowers e che ha innanzitutto e soprattutto curato tutta la colonna sonora della pellicola di Peter Farrelly.

Lo dimostra un nuovo video incentrato sugli effetti visivi "invisibili" del film curati da Pixel Magic. Tutte le scene al piano con le mani di Don Shirley ben visibili sono state infatti girate due volte con Ali (su green screen) e Bowers esattamente nella stessa posizione. La società di effetti visivi si è poi occupata di pensare alla sovrapposizione attraverso l'uso del programma Mocha Pro e dell'estensione Mocha di Adobe After Effects.

Questo non significa che il vincitore del premio Oscar non abbia "fatto i compiti". Ali e Bowers hanno studiato assieme per tre mesi prima dell'inizio delle riprese. Come raccontato dal compositore a Vulture:

[Mahershala] mi diceva sempre che quando incontri un ballerino in metropolitana te ne rendi conto dalla sua posa.

Ecco perché l'attore era deciso a sembrare un pianista anche quando non suonava:

Alla nostra prima lezione dovevamo trascorrere un'ora al lavoro, ma alla fine siamo stati insieme per tre ore perché lui è rimasto incollato al piano. Al secondo mese di lezioni abbiano cominciato a lavorare su melodie più semplici, a cose che sarebbe sicuramente riuscito a padroneggiare.

Sul set, Bowers è rimasto senza parole:

Nutrivo già molto rispetto per gli attori in generale, ma vederlo padroneggiare non solo le battute e lo stato d'animo il personaggio, ma anche il modo in cui faceva finta di suonare al piano, facendola sembrare una cosa che faceva da una vita, è stato impressionante.

Trovate il video dedicato agli effetti visivi qui in alto.

Questa la sinossi del film arrivato nelle sale il 31 gennaio:

Nel 1962, dopo la chiusura di uno dei migliori club di New York in cui lavorava, il buttafuori italoamericano Tony Lip deve a tutti i costi trovare un lavoro per mantenere la sua famiglia. Accetta di lavorare per il pianista afroamericano Don Shirley e decide si seguirlo in tour nel sud degli Stati Uniti. Nonostante le differenze e gli iniziali contrasti, tra i due si instaurerà una forte amicizia.

Continua a leggere su BadTaste