Grant Morrison, Warren Ellis e i supereroi oggi
Cosa sono i supereroi oggi? Ne hanno parlato Warren Ellis e Grant Morrison
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Tutt'altro che da sottovalutare la potenza narrativa degli eroi in costume secondo entrambi. Morrison non nasconde il fatto che la storia e lo stratificarsi di storie dei supereroi siano una delle componenti più interessanti, che lo hanno spinto a lavorare con essi nel tentativo di inserirsi in una tradizione decennale e contribuire a una vera e propria mitologia in costante cambiamento eppure con radici molto profone. Un aspetto, questo, che è stato cancellato da New 52 e dal reboot delle vicende degli eroi DC. Morrison ha digerito a fatica, pare.
Ellis si spinge ancor più lontano, paragonando i supereroi alla Commedia dell'Arte. Personaggi con caratteristiche fisse posti in situazioni fortemente codificate che, proprio sulla base di questa apparente rigidità, permettono allo scrittore di far emergere la propria personalità e il proprio stile in maniera differente da ogni altra forma di narrazione fumettistica. C'è stato anche spazio per il tema della rappresentazione della donna, piuttosto stereotipata nel genere: Ellis ha fatto alcune sarcastiche considerazioni sulla scarsa immaginazione dei primissimi autori di comics supereroistici, spesso chiusi in una stanza a lavorare per lunghe ore e con l'occasione imperdibile di disegnare un paio di gambe o un paio di tette.Considerazioni anche sul cinema di genere. Ellis sostiene che i film tratti dai fumetti possano certamente fare rumore e attirare l'attenzione, ma non in maniera decisiva. Sono sempre le storie a fare la differenza, e storie di due sole ore hanno un effetto trascurabile sul pubblico. Più interessante invece il discorso sulle serie tv. L'autore di The Authority è molto curioso di vedere come le serie per Netflix della Marvel, dal respito ampio e ramificato, possano portare la forma narrativa cartacea dentro un contesto di piccolo schermo.
Interessanti anche le considerazioni di Grant Morrison sui supereroi come occasione di parlare di un possibile futuro dell'umanità: augurarsi che possa essere super-compassionevole o super-connessa o super-veloce. Indicare una via verso un modello positivo o non necessariamente tale per tutti gli uomini del mondo e per i lettori.Una chiacchierata interessante tra due personalità decisamente non neutre del comicdom.
Fonte: Bleeding Cool