Grand Prix d'Angoulême 2016: vince Hermann

Polemiche e critiche si facciano da parte: festeggiamo Hermann, premiato con il Grand Prix del 43-esimo Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


Condividi

Grand Prix 2016 - HermannPolemiche e critiche si facciano da parte. Festeggiamo Hermann (al secolo Hermann Huppen), premiato con il Grand Prix del 43° Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême.

Dopo l'immediata rinuncia di Claire Wendling e rammentando la nota ritrosia di Alan Moore a platee internazionali, il nome di Hermann ha messo d'accordo tutti. L'autore belga si aggiudica dunque l'ambita statuetta, assolutamente meritata. Il suo talento di disegnatore, sceneggiatore e soggettista ha dato vita ad alcuni capolavori delle bande dessinée. Ripercorriamo brevemente assieme la sua immensa carriera.

Nel 1966 arriva il primo successo, il poliziesco Prince Bernard (mai pubblicato interamente in Italia) in team con lo scrittore Greg, alias Michel Regnier, edito sulla prestigiosa rivista Tintin. Sempre su di essa e ancora in coppia con Greg, nel 1969 esce il western Comanche (GP Publishing, ora GP Manga). La prima opera firmata in solitario è del 1979, Jeremiah. Il fumetto di genere fantastico viene serializzato su Spirou (attualmente è proposto nella versione integrale nel nostro paese da RW-Goen). Del 1984 ricordiamo la graphic novel di ambientazione storico-medioevale: Le torri di Bois-Maury (Mondadori Comics).

Questi sono solo i lavori di spicco di una produzione imponente, costellata da varie collaborazioni e one-shot; l'ultimo è dell'anno scorso, un ritorno al selvaggio West con Sans pardon, scritto dal figlio Yves H. (alias Yves Huppen). A giorni (il 1° febbraio) è previsto in patria, sempre su testi di Yves e ancora per l'editore belga Le Lombard, Old pa Anderson, una storia di vendetta nel Mississipi degli anni '50 del secolo passato.

Secondo il protocollo, Hermann diventerà presidente della giuria della prossima edizione del festival e gli sarà dedicata una mostra retrospettiva nell'edizione 2017, di cui realizzerà anche il poster ufficiale, succedendo a Katsuhiro Otomo.

Nel lungo video realizzato per l'evento (che vi proponiamo sotto), ha mostrato tutta la sua verve e la sua riconoscenza:

Non me l'aspettavo affatto. E da un anno all'altro le cose possono cambiare a seconda della giuria [...] Non credevo neppure di venir riscelto quest'anno [...] Lo dico sinceramente: "grazie a tutti gli autori che hanno votato per me" [...] Francamente non pensavo di essere coccolato da scrittori e disegnatori [...]

Fonte: Bodoi

Continua a leggere su BadTaste