Il governo inglese pronto a varare una nuova legge dei media che regolamenterà i giganti dello streaming

Il governo inglese ha presentato il nuovo disegno di legge sui media volto a regolamentare maggiormente lo streaming

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Il governo inglese ha annunciato il nuovo disegno legge sui media volto a modernizzare l'ormai antiquata legge del 2003 (il Communications Act), con l'obiettivo di regolamentare i giganti dello streaming.

Secondo la legislazione presentata dalla ministra della cultura Lucy Frazer, Netflix, Disney+, Prime Video e gli altri colossi saranno inclusi nel nuovo codice Ofcom, permettendo al regolatore di indagare e far rispettare una serie di standard e di multare (o disattivare) i trasgressori. Inoltre favorirà l'accesso ai broadcaster del servizio pubblico (PSB come BBC, ITV, Channel 4) assicurandosi che i servizi on-demand come iPlayer, ITVX, All 4 e My5 siano facilmente accessibili su smart tv e altri dispositivi in streaming e mettendo tutte le realtà sullo stesso livello. Non solo: sarà obbligatorio rendere i contenuti accessibili a individui con disabilità (gli streamer dovranno assicurarsi che l'80% dei propri contenuti abbia i sottotitoli, il 10% abbia l'audiodescrizione e il 5% abbia la traduzione nel linguaggio dei segni).

Frazer ha promesso che la legge verrà introdotta il prima possibile, tempi parlamentari permettendo: "Queste nuove regole porranno i giganti dello streaming globale sullo stesso piano dei broadcaster di servizio pubblico, garantendo che rispettino gli stessi alti standard che ci aspettiamo dai PSB e che servizi come iPlayer e ITVX siano facili da trovare, qualunque sia il modo in cui si guarda la TV." Anche sul fronte radiofonico vi sarà un incentivo verso lo streaming, garantendo la diffusione delle principali reti radiofoniche pubbliche su dispositivi come Alexa e Google Home.

Il Regno Unito ospita un'industria audiovisiva ricchissima, con 7.17 miliardi di euro investiti in contenuti nel 2022. Recentemente il governo ha aumentato il sostegno alle produzioni, con sgravi fiscali che nel 2024 aumenteranno dal 25% a ben il 34% per i film e la televisione di fascia alta e addirittura al 39% per l'animazione e la televisione per bambini. L'aumento reale è però ridotto a circa l'1%, visto che nella versione precedente del tax credit si teneva conto del reddito imponibile mentre in quella aggiornata si parla di spesa ammissibile. Si tratta di provvedimenti volti ad affrontare la competizione sempre più grande di paesi europei come Spagna, Italia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Malta.

Fonte: Screen

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