Gotham: Robin Lord Taylor parla del Pinguino
L'attore Robin Lord Taylor parla del personaggio del Pinguino e spiega come verrà mostrato nella serie della Fox intitolata Gotham
Nel primo episodio della nuova serie della Fox Cobblebot viene mostrato come un subalterno maltrattato ma ambizioso al servizio della gangster Fish Mooney (Jada Pinkett Smith). Taylor, secondo chi ha potuto vedere il pilot dello show, porta al personaggio un'energia disperata e nervosa totalmente inedita che ha conquistato i critici.
Robin ha spiegato che ha ottenuto la parte in modo tradizionale: durante la stagione dei pilot ha ricevuto una chiamata e si è presentato per l'audizione. Dopo un po' l'attore ha ricevuto una telefonata in cui gli si annunciava che doveva andare a Los Angeles per fare una prova. Robin ha poi aggiunto:
“E' stata una serie di eventi come una corsa ad ostacoli. E da dove provengo, è come se fossero una serie di medaglie d'oro, solo fare il test per un pilot è una cosa enorme, almeno per me. Poi far parte di questo progetto...è meraviglioso”.
L'interprete del Pinguino non è mai stato un grande fan dei fumetti ma è cresciuto con i film di Tim Burton. Uno dei primi lungometraggi che ha visto è stato, dopo Superman, il primo Batman e lo considera un momento rivoluzionario perché ha riportato i supereroi a essere qualcosa di serio e leggendario.
L'attore ha sottolineato che è fantastico pensare che sta interpretando lo stesso ruolo affidato a Danny DeVito in Batman Returns, spiegando inoltre che è divertente perché il suo nome è Robin. Pur essendo parte di uno show dedicato a Batman e nonostante il suo nome non interpreta il braccio destro dell'eroe. Uno degli attori del cast di Gotham ha ricordato che quando si è un bambino nessuno vuole essere il Pinguino quando si gioca insieme. Quando si cresce, invece, e si è un attore lo si considera il miglior personaggio di sempre, soprattutto perché la sua storia nel pilot è affascinante.
Robin ha dovuto tingersi i capelli per recitare nella serie e i suoi amici sono rimasti quasi sconvolti perché di natura è molto biondo.
La versione del Pinguino mostrata in Gotham sarà prima di essersi conto della sua capacità di usare la violenza. Nel pilot il suo percorso sarà incredibile. Cobblepot inizierà in una situazione molto bassa all'interno del contesto e poi cerca di affermarsi, ma fallisce. Tutto quello che accade, però, gli permette di avere quello di cui ha bisogno per diventare la mente criminale che è. Oswald scopre il suo pieno potere e la totale mancanza di rispetto per la vita umana. Quando ha ottenuto il lavoro, Robin ha compiuto molte ricerche e il Pinguino da bambino è stato inesorabilmente vittima dei bulli per il suo aspetto e per i suoi interessi. E' un ragazzino che legge Shakespeare, artistico, frequenta una scuola privata per prepararsi al college, e tutto ciò lo tortura. L'attore pensa che sia una tematica molto rilevante anche al giorno d'oggi ed è fantastico che il personaggio del Pinguino esista fin dal 1942 e questi problemi siano sempre esistiti.
L'attore ha cercato di stare molto attento a non diventare una caricatura ed era un po' nervoso perché ha dovuto usare una protesi per il naso ma voleva essere realistico. Robin ha quindi cercato l'equilibrio necessario e alla fine ha scoperto che la protesi era una cosa molto leggera che l'ha messo subito a su agio.
In Gotham il personaggio di Oswald non avrà il monocolo e si rivelerà perché cammina in quel modo caratteristico. All'inizio dello show non sembra che abbia quell'inclinazione per la violenza, ma poi accade. Robin vuole essere il più fisicamente accurato rispetto al personaggio.
Oswald è molto ambizioso e alla fine del pilot è in una posizione persino peggiore rispetto all'inizio ma è come una rinascita perché è sulla strada di ricostruirsi. Se si segue quello che accade al Pinguino si scopre che comanderà su tutti. Lavora per chiunque ed è coinvolto in ogni cosa.
Nei fumetti il Pinguino è uno degli informatori di Batman e i due hanno un rapporto molto affascinante perché non è il normale legame tra cattivo che va contro l'eroe. In un certo senso i due personaggi hanno bisogno uno dell'altro.
Robin ha infine scherzato perché ha ricordato che non deve temere le decisioni degli autori perché il personaggio non potrebbe morire in Gotham.