Gotham: il regista Danny Cannon parla dell'atmosfera del pilot
Danny Cannon, regista del pilot di Gotham, ha rivelato le preoccupazioni nell'affrontare il confronto con la trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan
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Il regista del pilot di Gotham, Danny Cannon, ha parlato delle decisioni prese durante la realizzazione del primo episodio della nuova serie per riuscire a raggiungere l'atmosfera giusta, proporre un nuovo approccio a personaggi così famosi e non subire il confronto con la trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan.
Oltre alla atmosfera, un altro degli elementi essenziali è stata la creazione dei personaggi ispirati a quelli apparsi nei fumetti della DC Comics.
Gotham non seguirà nessun arco narrativo conosciuto e Danny ha voluto sottolineare che dopo aver letto ogni cosa ci si appropria della trama e dei personaggi rendendoli propri.
La DC è stata molto di supporto nell'aiutare gli autori a delineare le personalità dei protagonisti e le storie perché sanno quali aspetti hanno funzionato e quali no, ma gli sceneggiatori hanno poi trovato la propria strada.
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Il regista ha spiegato:
“All'inizio il confronto intimidiva perché si viene dopo tre capolavori. Quindi ho dovuto rimanere fermo sul fatto che quello di cui abbiamo parlato quando abbiamo per la prima volta il progetto era che fosse ambientato "20 anni prima di Batman". Un mondo che sta iniziando a mostrare una citta che si sta corrompendo dall'interno. Ci ricordava la città di New York alla fine degli anni Settanta e nei primi anni Ottanta. Quello era il nostro primo incontro e abbiamo iniziato a gettare le basi da quello. Per fortuna è un territorio inesplorato. Speriamo che le atmosfere di Gotham che abbiamo creato sia un mondo romantico, gotico, un po' alla Dickens”.
Gotham non seguirà nessun arco narrativo conosciuto e Danny ha voluto sottolineare che dopo aver letto ogni cosa ci si appropria della trama e dei personaggi rendendoli propri.
La DC è stata molto di supporto nell'aiutare gli autori a delineare le personalità dei protagonisti e le storie perché sanno quali aspetti hanno funzionato e quali no, ma gli sceneggiatori hanno poi trovato la propria strada.
Fonte: ComicBookMovie