Gossip Girl: il creatore del reboot spiega perché i membri del cast della serie originale non appariranno

Il creatore del reboot di Gossip Girl ha spiegato i motivi per cui i membri del cast originale non appariranno nei nuovi episodi

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La nuova versione di Gossip Girl non coinvolgerà, almeno nella prima stagione, il cast originale, e a spiegare i motivi di questa scelta è stato il creatore della serie Joshua Safran.

Intervistato da The Daily Beast, lo sceneggiatore e produttore ha spiegato:

La decisione è stata: realizziamo la prima stagione e se dovessimo avere una seconda, allora avremo l'opportunità di inserire dei cameo che siano più di una semplice apparizione ma che siano legati a degli elementi della trama. C'è la speranza di arrivare in quella situazione e poter contattare il cast se arriveremo a quel momento, scoprendo così se vogliono esseere coinvolti. Nella prima stagione ci sono alcune apparizioni di persone che hanno recitato nello show originale, ma non si tratta dei protagonisti.

Safran ha inoltre sottolineato:

Gli spettatori non accetterebbero mai questi nuovi personaggi se rimanessero nell'ombra di quelli originali. Lo sono già, ma se apparissero in qualche modo... Perché si dovrebbe conoscere brevemente Zoya se impprovvisamente puoi vedere Nate?

Il creatore della nuova versione di Gossip Girl ha poi spiegato:

La serie ha un cast molto più numeroso rispetto a quella precedente: ci sono 16 membri del cast che sono una presenza regolare invece che 7, e 22 ricorrenti invece che 12, quindi non c'è abbastanza tempo in scena. Se Blair apparisse per due scene si direbbe 'Voglio più Blair!'.

I protagonisti dello show originale erano Blake Lively, Leighton Meester, Penn Badgley, Chace Crawford, Ed Westwick, Taylor Momsen, Kelly Rutherford, Matthew Settle e Jessica Szohr.

Che ne pensate della scelte di non coinvolgere il cast originale nella nuova versione di Gossip Girl? Lasciate un commento!

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: The Daily Beast

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