Gomorra: la produzione della serie televisiva non potrà girare a Scampia
Il presidente della Municipalità napoletana non vuole che Scampia venga utilizzata solo per ritrarre il peggio della città
Queste sono le parole di Angelo Pisani, presidente della Municipalità di Napoli:
Questa è invece la risposta del produttore Riccardo Tozzi affidata all'ANSA:Ho negato qualsiasi autorizzazione allo sfruttamento di immagini e luoghi in danno del territorio. È ora di dire basta allo sfruttamento strumentale di Napoli e in particolare di questo quartiere. Enfatizzare sempre e soltanto le cose negative, che naturalmente ci sono, è innegabile, non risolve nulla anzi peggiora i problemi e conferma il marchio d'infamia che suo malgrado Scampia si tira addosso. E questo - prosegue - nonostante ci siano tante realtà positive di cui non si parla mai. Su 120mila abitanti almeno 119mila sono persone oneste e perbene. Siamo già bersagliati dai tg e dai giornali di tutto il mondo. Credo sia ora di porre un freno a questo andazzo a senso unico, basta sfruttare mediaticamente i luoghi comuni: Scampia non è Bagdad.
Ci sorprende molto il no del presidente della Municipalità. Non c'è una identificazione così precisa di Scampia, che nell'ambito della serie rappresenterà al massimo un 5%. C'è una grande varietà di ambienti e situazioni ma la cosa più importante è che la serie è quanto di più lontano dalla rappresentazione positiva della camorra, anzi da nel racconto grandissimo spazio a quei personaggi positivi del territorio che sono le altre figure del mondo di Saviano, quelli che lottano per cambiare le cose. Per questo - conclude Tozzi - la presa di posizione di oggi ci giunge così di sorpresa, aspettiamo un incontro con il sindaco, sperando non sia troppo impegnato con la campagna elettorale, e siamo fiduciosi che si possano recuperare le riprese a Scampia dopo ulteriori chiarimenti.
Fonte: ANSA, Corriere