Gli autori Marvel ricordano Len Wein, creatore di Wolverine

Il padre di Wolverine è morto e i suoi colleghi di oggi e di ieri lo ricordano così

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Len Wein è morto. Lunga vita a Len Wein. Molte voci si sono alzate a celebrarne la creatività e il talento, negli Stati Uniti. Sono voci di sceneggiatori e artisti, di suoi contemporanei e di giovani che sono stati influenzati dal suo lavoro o, semplicemente, lo hanno ammirato da lettori e colleghi.

Il sito ufficiale della Marvel ha raccolto molti di questi omaggi, con particolare riferimento alla sua creazione più famosa: Wolverine.

Giant-Size X-Men #1 (1975)

Marc Guggenheim - Nell'albo in cui comparve Wolverine per la prima volta, Len stabilì la sua voce di personaggio: spigoloso, combattivo, senza compromessi. Certo, Wolverine sarebbe diventato meno verboso e chiacchierone nelle sue future incarnazioni, ma il suo carattere duro fu immediatamente chiaro in quel numero di Incredible Hulk.

Senza Len, che creò la seconda squadra degli X-Men, probabilmente non sarebbero esistiti gli X-Men oggi. Certamente non quelli che abbiamo imparato ad amare. Ho avuto la fortuna di incontrarlo qualche anno fa a San Diego ed era un uomo incredibilmente gentile. Aveva un evidente amore per il Fumetto, sia come linguaggio narrativo che come ambiente di lavoro.

Leinil Francis Yu - Incredibile come Len Wein e l'artista Herb Trimpe abbiano dato forma perfettamente a Wolverine sin dalla sua prima apparizione. Quel debutto di quarant'anni fa è ancora rappresentativo del Wolverine di oggi, completo di tutto il carattere e la ricchezza che tutti amiamo nel personaggio.

Dato che devo tutta la mia carriera a Wolverine, la creatura di Len e Herb ha per me un'importanza enorme. Potranno dividerci alcune decadi, ma sono orgoglioso di aver ereditato i suoi personaggi e di continuare a soffiare vitalità in Wolverine e negli X-Men.

Mike Deodato Jr. - Wolverine è un ribelle, è Rock and Roll. Non gli importa di nulla e di nessuno, ma allo stesso tempo è disposto a dare la vita per gli altri. Un selvaggio imprevedibile. Ed è questo a renderlo così affascinante.

Charles Soule - La sua fisicità - basso, peloso, sembra un vecchio albero nodoso - assieme al suo spirito indomito è ciò che lo rende quel che è. Wolverine non si ferma mai, a prescindere dalle conseguenze. Per via del suo fattore rigenerante, sembra quasi che non possa fermarsi. Da scrivere è un personaggio incredibile, ma lo è ancor più da leggere.

Ho avuto l'occasione di incontrare Len diverse volte nel 2014, mentre lavoravo a La Morte di Wolverine e a diverse storie di Swamp Thing alla DC. Ho scoperto un uomo gentilissimo e generoso. I suoi sogni hanno cambiato per sempre il panorama del Fumetto di supereroi e hanno lasciato un'eredità che molti di noi possono solo immaginare.

Cullen Bunn - Sotto molti punti di vista, Wolverine era diverso da ogni personaggio che i lettori avessero mai visto. Violento e crudo, era comunque un eroe. L'elemento del mistero era fortemente parte del personaggio, il che lo rendeva ancor più interessante. Lavorava per il governo, ma non sapevamo granché, a parte questo. Forse più di ogni personaggio mai creato, ha rappresentato il potenziale per storie incredibili ancora da raccontare. Altri autori hanno tratto vantaggio da quel potenziale, rendendo Wolverine la potenza che è oggi.

Il lavoro di Len Wein ha avuto un'influenza enorme su di me. Come molti dei miei scrittori ed artisti preferiti, ha sempre messo in mostra tutta la sua immaginazione e non ha ma lasciato che qualcosa gli impedisse di riversarla sulla pagina.

Juann Cabal - Credo che Wein abbia creato l'escluso definitivo. Per me, Wolverine è l'escluso tra gli esclusi. Diamo credito a Wein: lo ha reso diverso e pertanto attraente, selvaggio e misterioso, senza cadere per forza nel cliché dell'antieroe. Potrà avere dei demoni interiori, ma la sua condotta morale è sempre nella giusta direzione. Secondo me, questo è ciò che l'ha reso così rilevante per tutto questo tempo.

Tom Taylor - Era già tutto lì, in quella prima pagina. Il carattere c'era tutto, come il coraggio sbruffone. Ma Wolverine era anche fallibile. Era selvaggio, per nulla perfetto, per nulla intoccabile. Era un personaggio che tutti hanno subito voluto rivedere, in tutto il mondo. Ci sono così tante incredibili storie di cui è protagonista, e nessuna sarebbe esistita senza Len Wein.

The Incredible Hulk #180

Fonte: Marvel

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