Glass Onion: Rian Johnson racconta alcune scelte fatte per il film 

Dall'accordo con Netflix alle scelte dei costumi, Rian Johnson racconta il lavoro fatto per realizzare Glass Onion - Knives Out

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La produzione di Glass Onion - Knives Out è stata parecchio complicata per via del Covid. Le preoccupazioni vissute traspaiono anche dal film dove, in una delle prime sequenze, si risolve l’inghippo delle mascherine con un espediente fantascientifico. Rispetto al primo Knives Out è cambiato molto: innanzitutto c’è alle spalle un successo inaspettato. C’è poi un ricco accordo con Netflix che, a detta di Rian Johnson, era l’unica scelta sensata. 

Ha spiegato infatti che la decisione di fare uscire Glass Onion sulla piattaforma è stata dettata anche dalla contingenza. Tra le righe di questa dichiarazione, ad essere maliziosi, si può leggere una reazione al successo theatrical. Quello che, secondo gli analisti, ha lasciato per strada degli incassi venendo tolto troppo presto dalla circuitazione.

Ma la produzione ha dovuto considerare un mercato radicalmente cambiato.

Non c’è stata una grande scelta tra Netflix e l’esperienza in sala. La visione al cinema come quando è uscito Knives Out non esiste più”, ha detto Rian Johnson riferendo il pensiero comune al momento della decisione di lavorare al seguito. “La realtà era che, se avessimo venduto il film a un altro studio, con grande probabilità avrebbe fatto inversione di marcia trasformandosi in una piattaforma streaming, quindi sarebbe uscito in day and date a prescindere. Netflix è stata la scelta giusta”.

Concorda anche il produttore Ram Bergman dato che la decisione è stata presa nel mezzo della pandemia non avendo idea di come si sarebbe evoluta la situazione. In ogni caso ritiene che il successo del film dovunque è uscito possa aiutare a valutare un futuro modello di coesistenza tra sala e streamer. 

Un cambio di location

Glass Onion prende la forma narrativa di Knives Out, ha in comune il detective Benoit Blanc, ma cambia radicalmente rispetto al suo predecessore. Per Rian Johnson la nuova location è stata resa così esagerata apposta, per dare uno stacco netto dalla dimora classica del New England nel primo film.

Inizialmente il piano era di filmare tutto negli studi di Londra. Ma l’aumento di produzioni e l’allungamento dei tempi per via delle misure di sicurezza pandemiche avevano riempito gli studi di Pinewood. L’edificio di vetro di Miles Bron fu costruito, smontato e trasportato a Belgrado per filmare gli interni. Mentre tutti gli esterni sono stati girati in Grecia. 

La presenza della Monna Lisa al centro del set fu molto discussa. Era una provocazione per il pubblico, ma anche un elemento importante come simbolo di follia Bron. Lo spazio è stato disegnato proprio per essere contrastante: statue classiche poste in un ambiente modernissimo, i quadri esibiti come cimeli e sacrificati sull’altare del potere. Una scenografia molto complessa e funzionale al delicato equilibrio di indizi che regge il mistero. Con tanti personaggi, tutti che richiedono un loro spazio ben preciso, era essenziale la loro collocazione quasi matematica negli ambienti, celati eppure in bella vista. 

Il significato dei costumi di Glass Onion

Nei film nulla è in scena per caso. Soprattutto nei gialli. Così in Glass Onion i costumi indossati dai molti personaggi hanno un valore comunicativo. I vestiti di Birdie dovevano essere audaci e ridicoli nelle intenzioni della costumista Jenny Eagan. Richiama così il look della mamma di Kate Hudson, Goldie Hawn. 

Benoit Blanc ha conservato alcuni elementi di stile del primo film, come le cravatte audaci e colorate che conferivano un’impressione di ingenuità nel personaggio. Più complicato il lavoro sul personaggio di Janelle Monáe. Il team di costumisti ha iniziato a lavorare sul personaggio di Andi per poi tratteggiare lo stile di quello di Helen.

Glass Onion è un film di riflessi, pieno di specchi e superfici. Si discusse se dare l’illusione del vetro senza avere effettivamente del vetro nelle strutture per facilitare la fotografia. Ma alla fine Johnson ha optato per caricare al massimo ciò che indicava il titolo, mettendo quindi il vetro e i suoi riflessi ovunque. Anche a costo di una maggiore fatica nelle riprese.

Fonte: Hollywood Reporter

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