Gilmore Girls: uno dei produttori reclama i suoi diritti sul revival, scatta la causa
La Warne Bros. Television dovrà affrontare una causa legale intentata da Gavin Polone per ottenere una percentuale sul revival di Gilmore Girls
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La Warner Bros Television dovrà affrontare una nuova causa legale intentata da Gavin Polone, uno dei produttori della serie Gilmore Girls.
Secondo quanto dichiarano i documenti presentati con la denuncia, Polone avrebbe sviluppato nell'autunno del 1999 lo show insieme a Amy Sherman-Palladino e nel suo contratto era previsto un compenso di 32.500 dollari per ogni episodio prodotto dopo il 2003 e una percentuale sugli utili generati dal serial.
Già nel 2008 Gavin aveva portato in tribunale la Warner sostenendo che ci fossero delle violazioni del suo contratto.
Fonte: EW
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Secondo quanto dichiarano i documenti presentati con la denuncia, Polone avrebbe sviluppato nell'autunno del 1999 lo show insieme a Amy Sherman-Palladino e nel suo contratto era previsto un compenso di 32.500 dollari per ogni episodio prodotto dopo il 2003 e una percentuale sugli utili generati dal serial.
La Warner Bros. TV non considera però i quattro episodi che compongono il revival come appartenenti alle categorie inserite nelle clausole perché non rientra nella definizione di serie televisiva, essendo prodotta per Netflix. Polone non dovrebbe quindi ricevere nemmeno un dollaro e il produttore si è ribellato, chiedendo al tribunale di essere risarcito dei danni, pari ad almeno 195.000 dollari.
Non resta che attendere per scoprire nuove evoluzioni del caso.