Giant-Size X-Men: Russell Dauterman parla del suo lavoro per la storia di Tempesta

L'artista Russell Dauterman è incaricato di disegnare il quinto e ultimo Giant-Size X-Men, quello dedicato a Tempesta

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Spoiler Alert
Russell Dauterman vanta al suo attivo uno dei cicli più popolari di tutti i tempi di Thor, quello scritto da Jason Aaron e conclusosi da poco. Tuoni e fulmini sono quindi elementi con cui ha a che fare da tempo, una dote che deve essergli tornata utile al momento di affrontare il suo nuovo incarico, vale a dire illustrare lo speciale Giant-Size X-Men: Storm #1, dedicato in qualche modo a un'altra "dea del tuono".

L’ultimo dei cinque Giant-Size sceneggiati dall’attuale demiurgo mutante, Jonathan Hickman, promette di essere solo il primo gradino di una trama ambiziosa e potente che coinvolgerà Ororo Munroe nei mesi a venire.

Dauterman ci racconta la sua esperienza alle matite di questo nuovo capitolo della saga mutante:

Giant-Size X-Men: Storm, copertina di Russell Dauterman

Dauterman - Adoro lavorare sugli X-Men, sono i miei preferiti, e Jean Grey e Tempesta su tutti, perciò disegnare storie dove sono loro le protagoniste è straordinario.

Questi Giant-Size vengono realizzati secondo il metodo Marvel [prima viene definita la trama, poi i disegni e per ultimi i dialoghi - NdR], quindi la differenza principale sta nel fatto che c’è un passo aggiuntivo per me, prima di disegnare i layout. In genere le sceneggiature sono ripartite per pagina e per vignetta. In questo caso, l’outline che mi viene fornito è ripartito in sezioni del fumetto, con indicazioni come “tre o quattro pagine” o “sei pagine” per specificare quanto dovrebbe essere lunga ogni sezione. Poi sta a me suddividere il tutto in pagine e vignette, cosa che mi dà più libertà nella narrazione, nella composizione e nel ritmo.

Questo numero inizia là dove Giant-Size X-Men: Jean Grey and Emma Frost si concludeva. I Figli della Cripta hanno contaminato Tempesta con un tecno-virus che la sta uccidendo, e così lei parte per una missione con l’obiettivo di salvarsi. Sono entusiasta del fatto che Tempesta sia sotto i riflettori di questo Giant-Size: credo che sia uno dei migliori personaggi della Marvel e che meriti un posto in prima fila. Non posso dire molto su quel che accadrà poi, ma sia Jonathan Hickman che l’editor Jordan D. White hanno detto che sono in arrivo grandi cose per Tempesta, quindi questo numero dovrebbe essere solo l’inizio.

Giant-Size X-Men: Storm #1, anteprima 03

Lavorare con Jonathan è stato fantastico. Mi sono piaciute molto entrambe le storie che ha scritto per i Giant-Size e sono un grande fan di quello che ha fatto con l’universo X. Questo numero su Tempesta è strettamene legato ai piani globali di Jonathan per gli X-Men, più di quanto non lo fosse quello su Jean ed Emma. In quel caso, io e Jonathan abbiamo parlato della storia prima che lui cominciasse a scriverla, mi ha chiesto quali personaggi mi sarebbe piaciuto disegnare, e così via. La maggior parte della trama di Tempesta invece era già stata stabilita prima che salissi a bordo e si riallaccia ad alcune cose che Jonathan aveva già preparato. Il mio contributo principale alla storia è stato suggerire di includere Monet in squadra.

Lavorare sugli effetti del tempo atmosferico (fulmini, nuvole) è solitamente la parte più divertente, ho un po’ più di libertà. In aggiunta a questo Giant-Size continuo a disegnare le copertine di Marauders, che mi piacciono molto, e ho anche realizzato diverse altre copertine, tra cui alcune degli X-Men molto divertenti. Adoro gli X-Men, mi piacerebbe molto continuare a disegnarli. C’è una vignetta con Tempesta e Jean (guarda caso!) che è la mia preferita in assoluto. Ce n’è una invece che è stata la più impegnativa in assoluto, una vista d’insieme in cui mi si richiedeva di disegnare una distesa di elementi strani (i colori di Matt Wilson in quella pagina mi hanno davvero fatto impazzire!).

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Fonte: Newsarama

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