Ghost in the Shell, il regista dell'anime Mamoru Oshii difende il casting di Scarlett Johansson
Il regista dell'anime di Ghost in the Shell difende la scelta di Scarlett Johansson
In un'intervista con IGN, Oshi ha ammesso:
Dove sarebbe il problema? Il Maggiore è un cyborg che assume una certe forma fisica. Il nome "Motoko Kusanagi" e il suo corpo non rappresentano il suo vero nome e il suo corpo, perciò non è scritto da nessuna parte che debba essere un'attrice asiatica a interpretarla.
Al cinema John Wayne può interpretare Genghis Khan, mentre Omar Sharif, un arabo, può interpretare il dottor Zivago, uno slavo. Sono convenzioni cinematografiche. Se non è permesso, allora neanche Darth Vader dovrebbe parlare inglese.
Basato sull’opera di fantascienza acclamata in tutto il mondo, Ghost in the Shell racconta la storia di Major, un agente speciale, un ibrido tra cyborg e umano unico nel suo genere, che guida la task force speciale Section 9. Incaricata di fermare i più pericolosi criminali ed estremisti, la Section 9 dovrà confrontarsi con un nemico il cui obiettivo singolare è quello di annientare i progressi nel campo della cyber technology della Hanka Robotic.
A dirigere Ghost in the Shell c’è Rupert Sanders, regista di Biancaneve e il Cacciatore, su uno script di William Wheeler. Alla produzione Avi Arad, Ari Arad e Steven Paul.
Nel cast troviamo, oltre a Scarlett Johansson, anche Beat Takeshi Kitano (Daisuke Aramaki), Juliette Binoche (Dr. Ouelet), Michael Pitt (Kuze), Pilou Asbæk (Batou) e Kaori Momoi. I componenti della Sezione 9 sono interpretati da Chin Han, Danusia Samal, Lasarus Ratuere, Yutaka Izumihara and Tuwanda Manyimo.
I diritti del manga futuristico del 1989 creato da Masamune Shirow, che in Giappone è stato riadattato in varie forme (serie tv, videogiochi, film), sono stati acquisiti dalla DreamWorks diversi anni fa, con l’obiettivo di creare un grande kolossal fantascientifico.
La release è fissata al 31 marzo 2017.