Ghost Rider: Howard Mackie parla della storia che riporta in scena Vendetta
Lo sceneggiatore Howard Mackie parla del suo ritorno su Ghost Rider per una storia che riporta in scena il personaggio di Vendetta
Ma se c’è un monito che i lettori di Ghost Rider dovrebbero conoscere bene è “mai dire mai”, e infatti, anche a distanza di molti anni, Mackie alla fine è tornato sui suoi passi: il one-shot Ghost Rider: Return of Vengeance #1 vede il ritorno in scena non solo di Vendetta, ma anche di Javier Saltares, uno degli artisti che lo avevano affiancato nel ciclo di storie originale, per un inedito sull’alter ego infernale di Michael Badilino.
Mackie - Questo progetto, come il lancio della serie di Ghost Rider degli anni '90, ha seguito una strada lunga e tortuosa. La Marvel mi contattò circa quattro anni fa e mi chiese se fossi interessato a realizzare un one-shot con la versione di Danny Ketch di Ghost Rider. A quel punto la serie in corso era incentrata su Robbie Reyes, quindi volevano un team-up tra Danny Ketch e Robbie. Il tempo passò, gli editor cambiarono e la serie di Robbie terminò. Io ero pronto a proporre un one-shot con Dan e Blaze contro Lilith, ma proprio allora partì l’eccellente serie di Ed Brisson e Aaron Kuder. Quindi ricominciai tutto da capo. La Marvel mi chiese se fossi interessato a riportare in scena Michael Badilino e Vendetta in un Annual di Ghost Rider che poi si sarebbe agganciato alla serie regolare. Ho sempre avuto un debole per Vendetta (strano, vero?) da quando l'ho creato assieme ad Adam Kubert, e così siamo partiti.
In verità, inizialmente non volevo tornare su Ghost Rider. Ho alcune regole personali a cui aderisco riguardo ai personaggi che ho creato... Per prima cosa non rileggo quasi mai nulla di ciò che ho scritto, una volta che è stato stampato. Se lo faccio, noto solo gli errori. I miei, quelli degli artisti, quelli degli editor... Secondo: smetto di leggere fumetti dei personaggi su cui ho lavorato una volta che ho finito con loro. Temo sempre che se leggessi quelle storie potrei dire accidentalmente qualcosa, per esempio nelle interviste, che potrebbe essere interpretato come una critica. Non spetta a me giudicare cosa è stato fatto con un personaggio dopo che ho finito con lui. Terzo, evito sempre di tornare su un personaggio una volta che ho finito di lavorarci.Quando ho finito con Ghost Rider negli anni 90, avevo chiuso davvero. Ho scritto un sacco di storie sulle teste in fiamme, tra Ghost Rider, Spirits of Vengeance, Marvel Comics Presents e numerosi one-shot. Alcuni anni dopo aver scritto le mie ultime storie con Danny Ketch, Johnny Blaze e Michael Badilino, ho iniziato a vagare con l’immaginazione. “Chissà dove sono questi personaggi adesso?" Poi ho iniziato a fantasticare, a prendere appunti e a immaginarmi un sacco di "What if?". Così, quando la Marvel mi ha contattato... ero pronto.
Nel corso della mia carriera, ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei migliori talenti dell'industria del Fumetto. Lavorare con Javier e Mark Texeira per lanciare la nostra serie Ghost Rider è stato davvero speciale. Tutti hanno contribuito con qualcosa nel rendere la serie degli anni 90 l'immenso successo che è stata. Molti lettori non sanno esattamente quanto ne abbia avuto o quanta resistenza abbiamo incontrato internamente per far andare avanti la serie. La serie precedente di Ghost Rider era stata cancellata a causa delle scarse vendite (e io la adoravo) e il reparto commerciale non aveva fiducia nella pubblicazione di un libro con un personaggio fallito, scritto da un autore di fumetti alle prime armi e disegnato da due artisti relativamente sconosciuti. Abbiamo dimostrato che si sbagliavano. Quindi, lavorare di nuovo con Javier è stato un sogno diventato realtà.
L'idea originale era di raccontare una storia di Danny Ketch, che però era già coinvolto nella serie regolare. È stato il mio editor, Mark Basso, a indirizzarmi verso Badilino, e sono molto felice che l'abbia fatto. Il problema più grande è che per come vedo Badilino e Vendetta nella mia testa, le cose sono molto cupe. Badilino è sempre la terza parte di un triangolo molto oscuro di Rider.
Danny Ketch era essenzialmente io da giovane. Era un ragazzo di Brooklyn che portava il fardello di uno Spirito della Vendetta vivente. Era stato costretto a lottare con i demoni, sia quelli esterni che quelli interiori, ma il suo cuore e la sua anima erano rimasti relativamente puri. E così è riuscito a tenere sotto controllo lo Spirito della Vendetta. Blaze era un po' più maturo e scafato. Più di una volta è stato all'inferno ed è tornato, una cosa che ti logora. Quando lavoravo su Blaze, la sensazione era che dovesse sempre lottare per tenere le cose sotto controllo. E a volte non ci riusciva. Badilino ha abbracciato gli impulsi più oscuri del ruolo di Rider. Ha guardato in faccia l’oscurità, l’oscurità ha guardato lui e si sono uniti. Il potenziale racchiuso in questo genere di personaggio è infinitamente stimolante per uno scrittore. Sì, insomma... e se Ghost Rider non fosse uno smidollato?
Blaze governa l'inferno durante il periodo in cui è ambientata questa storia, ma è solo un personaggio sullo sfondo. Vendetta interagisce con altri due personaggi che ho creato durante il mio primo ciclo di Ghost Rider, durante il suo tentativo di fuggire dall'inferno... Skinner e Anton Hellgate. Non vediamo altri Ghost Rider come Robbie Reyes in questa storia. Ma ho molte altre proposte per i personaggi che non appaiono da inoltrare agli editor.
Mi piacerebbe molto esplorare il sentiero che Badilino e Vendetta stanno percorrendo e che li porta dritti all'inferno. Ho sempre pensato che i personaggi di Ghost Rider funzionassero meglio negli angoli più oscuri dell’Universo Marvel, per esempio reclamando vendetta tra mutanti iper-potenti e super criminali soprannaturali. Non c’è nessun progetto definito allo stato attuale, ma è un tema che mi piacerebbe molto esplorare.
Fonte: Newsarama