George Romero su Empire of the Dead

Il regista George Romero, svela alcuni particolari del suo progetto Marvel, Empire of the Dead

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Alla New York Comic Con, durante il panel di Marvel Comics, ha parlato il più stravagante degli sceneggiatori attualmente in forze alla Casa delle Idee. Il leggendario regista horror George Romero che, come vi abbiamo già detto, è ai testi della miniserie di argomento zombie Empire of the Dead, fumetto in continuity con i suoi film e la saga iniziata con La notte dei morti viventi.

Nuovi dettagli sono emersi su questo curioso progetto, nel gran finale della conferenza stampa. Romero ha precisato che certamente sarà una storia di zombie, ma non saranno gli unici non morti presenti. Ci saranno anche oscure presenze dai denti aguzzi: vampiri. Mostri rivali? Servi e padroni? Diverse file al self service, a destra i cervelli, il plasma a sinistra? Non è dato sapere.

La storia sarà ambientata a New York. Romero voleva una scenografia metropolitana, una grande città in grado di sopravvivere con le proprie forze, a confronto con una minaccia mostruosa e sovrannaturale. Come tradizione del regista americano, emergono i temi sociali dal simbolismo dell'horror. Romero stesso classifica gli zombie in termini sociologici, come "persone che non hanno nulla", specchio deformato degli umani, della ricchezza, del privilegio. "Le mie storie finiscono sempre per parlare degli uomini, non dei mostri", dice.

Una chicca finale. La domanda di un fan provoca una risposta decisamente autorevole, data la fonte. Il fondatore della moderna immagine cinematografica degli zombie, interrogato sulle doti atletiche dei suoi non-morti, sentenzia: "Gli zombie non corrono". Con buona pace di Brad Pitt e Will Smith.

Fonte: IGN

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