Garth Ennis ricorda Bloody Mary, Pride & Joy e Le Avventure della Brigata Fucilieri
Image Comics ristampa tre storie di Garth Ennis quasi dimenticate: Pride & Joy, Bloody Mary e Adventures in the Rifle Brigade
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Bloody Mary è una storia di guerra ambientata nel futuro in cui il sicario delle forze speciali Mary Malone fa di tutto pur di eliminare i propri obiettivi. Pride & Joy è una crime story piuttosto oscura, in cui un padre single si trova a dover tenere assieme la propria famiglia nonostante il suo passato criminale torni a perseguitarlo. Adventures in the Rifle Brigade è una stranissima storia della Seconda Guerra mondiale, che parla di una unità di commando sempre in grado di fare il suo lavoro. Sfortunatamente, è quello sbagliato.
Dal punto di vista creativo non trovo differenze sostanziali tra Image e le etichette con cui hanno preso vita queste storie, né fra Image e altre patrie che avrebbero potuto accogliere questi titoli, come Dynamite o Avatar. Ma ho pensato che fosse una cosa buona, per me, farmi un bagno nelle acque della Image, perché sono sempre interessato a sperimentare nuovi luoghi di lavoro. Se andrà bene, e per ora non c'è da lamentarsi, potrei proporre loro un progetto nuovo.
Lavorare con Carlos Ezquerra è pura gioia. Leggevo le sue cose da ragazzino e, da quaranta e passa anni, è un grande artista. Vederlo lavorare sui miei testi, per me, è un regalo, e lo sarà per il nuovo fumetto che realizzeremo quest'anno.La sua professionalità e il suo talento narrativo sono pareggiate solo dalla sua immaginazione e dall'unicità del suo stile. Adoro il modo in cui disegna i personaggi, ognuno immediatamente riconoscibile, il che è estremamente utile quando racconti storie di guerra, piene di soldati con la stessa uniforme.
Pride & Joy riunisce il genere criminale con quello del dramma familiare, cosa che volevo fare dal 1996, ai tempi in cui la Vertigo era dominata dal fumetto gotico o dal supereroismo della nuova ondata. Pensavo che sarebbe stato un segno di libertà creativa realizzare qualcosa di relativamente nuovo per il mondo di fumetto dell'epoca.
Rifle Brigade è invece frutto della mia passione per le storie sulla Guerra Mondiale e della mia voglia di qualcosa di comico, un sottogenere per cui ho grande affetto. Del resto, le storie di guerra più memorabili non sono mai distanti dall'umorismo, titoli come Sgt. Rock e simili. Ne leggevo un sacco da ragazzino, in Inghilterra. La miglior definizione possibile lo descrive come una parodia benevola.
Ennis, autore che spazia tra i generi in maniera del tutto disinvolta, chiarisce di non essere generalmente guidato, nelle sue scelte di autore, dalla preoccupazione riguardo al successo o all'accoglienza del pubblico, ma solo della soddisfazione personale di narratore. Dice di aver sperimentato e di aver scritto anche fumetti che non gli piacciono più, che vorrebbe cancellare, ma che gli hanno comunque dato occasione di avere a che fare con atmosfere da cui ha imparato qualcosa.
Questi tre titoli che tornano alla luce lo faranno semplicemente perché sono tra i miei preferiti nel novero dei miei vecchi lavori, bloccati in un limbo fastidioso. A volte rileggo le mie vecchie cose, un po' per affetto e un po' per assicurarmi di non ripetermi in quel che sto scrivendo ora. Non sono uno che vive nel passato, non ho mai riletto The Preacher, The Boys o The Punisher, per esempio. Ma sono abbastanza orgoglioso da averli tutti sugli scaffali della mia libreria.
Fonte: Comic Book Resources