Garth Ennis: Dear Becky sarà la mia ultima parola su The Boys

Garth Ennis parla di The Boys: Dear Becky, raccontando cosa l'abbia spinto a tornare sui personaggi della serie otto anni dopo il gran finale

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Il mese scorso, Dynamite ha annunciato una nuova storia ambientata nell'universo di The Boys che avrebbe visto il ritorno dei suoi creatori Garth Ennis e Darick Robertson, la cui popolarità è aumentata enormemente negli ultimi mesi grazie all’adattamento televisivo disponibile su Amazon Prime Video.

Il primo numero di The Boys: Dear Becky arriverà sugli scaffali delle fumetterie americane il prossimo 1° aprile e vedrà il matrimonio di Piccolo Hughie e Starlight minacciato da un misterioso documento che potrebbe rivelare alcune scomode verità…

Ennis collaborerà con il disegnatore Russ Braun per raccontare una nuova storia che si dividerà tra passato e presente, mentre Robertson firmerà le copertine. Lo sceneggiatore britannico ha raccontato cosa l'ha spinto a tornare sui personaggi della serie otto anni dopo il gran finale:

The Boys: Dear Becky #1, copertina di Darick Robertson

Ennis - Fino a poco tempo fa non prendevo in considerazione l'idea di tornare sull'universo narrativo di The Boys. Per ovvie ragioni, mi sono ritrovato a pensare alla serie originale e ho realizzato che ci fossero alcuni aspetti che meritavano di essere rivisti.

L'unico personaggio che non ho mai approfondito è stata Becky Butcher, le cui azioni hanno conseguenze a lungo termine, pur apparendo solo in due episodi del fumetto originale. Mi è piaciuto molto scrivere Becky: c'è qualcosa nel vedere lei e Billy sinceramente felici insieme, mentre si godevano la vita, che voglio rivisitare ed espandere.

La serie televisiva ha creato le condizioni economiche ideali per questa nuova opera, anche se sono certo che la Dynamite sarebbe stata felice di pubblicare materiale aggiuntivo in qualunque momento. In termini di storia, però, il fumetto e la serie televisiva sono due entità separate.

Penso che avere con me gli artisti della serie originale aiuti, in termini di continuità visiva. Il pubblico ha familiarità con i personaggi per come li ha disegnati Russ Braun, e questo colma il divario tra questo fumetto e l'originale. Darick Robertson alle copertine è la ciliegina sulla torta.

Non ho in programma altre storie di questo universo narrativo. Ovviamente l'avevo detto anche l'altra volta, ma per come stanno le cose ora, questa sarà la mia ultima parola su The Boys.

Fonte: The Beat

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