Game of Thrones - George R.R. Martin rivela: "E' stato duro scrivere le Nozze Rosse"
George R.R. Martin spiega il motivo per cui è stato duro scrivere le Nozze Rosse, parla del suo passato e loda il lavoro del cast di Game of Thrones
A superare ogni altro passaggio delle sue opere sono state le tragiche Nozze Rosse, inserite nel terzo libro e mostrate nella terza stagione dello show della HBO. Martin ha spiegato:
"Non riuscivo a scriverle quando ci sono arrivato, sono andato oltre. Ho finito il resto del libro lasciandoci un buco".
"Sapevo che stava per arrivare ma è stato molto difficile da scrivere ed è stata la cosa più dura che io abbia mai scritto. Sono ritornato indietro e mi sono obbligato a scrivere quella scena perché è stato doloroso uccidere quei personaggi che ho creato e con cui ho vissuto così a lungo".
"Quando il libro è stato pubblicato abbiamo avuto una tremenda reazione. Ho ricevuto lettere infuriate che dicevano "Non leggerò mai più le tue opere". La versione televisiva è andata in onda tredici anni dopo e sapevo, essendoci già passato, che avremmo ricevuto una simile reazione".
Il sesto, e penultimo, romanzo della saga sarà The Winds of Winter e non ha ancora una data ufficiale prevista per il suo arrivo tra gli scaffali delle librerie.
Nel 2015, invece, ritornerà Game of Thrones nel palinsesto della HBO e lo scrittore inizia a preoccuparsi del fatto che gli eventi narrati nelle puntate stiano raggiungendo quelli raccontati nei romanzi:
"Lo show sta decisamente raggiungendo i romanzi. Non c'è alcun dubbio che la serie si stia muovendo più velocemente rispetto alla mia stesura dei libri. C'è stato a un certo punto, un paio di anni fa, in cui mi sono spaventato per questo aspetto. Il mio dovere è quello di finire i romanzi nel modo più forte possibile. Non posso accelerare il processo augurando che sia più rapido".
Ecco il video dell'intervista a Martin, in cui l'autore rivela anche qualche altra curiosità sul suo passato, parlando degli anni in cui non aveva ancora ottenuto successo e ha persino lavorato come comparsa per serie televisive e non era ancora diventato una celebrità, delle sue fonti di ispirazione, del rapporto con i fan, e della scelta fin dall'inizio di Peter Dinklage per il personaggio di Tyrion fino a lodare Maisie Williams e la sua capacità di portare in vita Arya.
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Fonte: BBC, Burgers & Books