Game of Thrones: sciogliamo alcuni dubbi sul finale e sui possibili sviluppi futuri

Il finale di stagione di Game of Thrones ci ha lasciato con qualche incertezza sull'agire e sulle motivazioni dei personaggi: sciogliamo qualche dubbio mentre immaginiamo le svolte future

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Spoiler Alert
Dopo resurrezioni, uccisioni, battaglie, colpi di Stato e altre uccisioni, la sesta stagione di Game of Thrones è giunta al termine. Non si sono però spente le discussioni riguardo agli eventi narrati in The Winds of Winter, season finale di quest'anno. Anzi proprio alcuni momenti, a quanto pare non raccontati con sufficiente chiarezza di esposizione, continuano a tenere banco tra gli appassionati della serie. Per fortuna le dichiarazioni degli autori, insieme ad un'analisi più attenta dei dettagli, ci aiutano a sciogliere i dubbi più grandi. Iniziamo togliendoci il dente, analizzando il momento che senza dubbio ha creato più confusione tra gli spettatori.

Lo sguardo tra Sansa e Ditocorto

Innanzitutto una precisazione a titolo personale su quanto scritto in proposito nella recensione. L'idea di "sguardo d'intesa" tra Ditocorto e Sansa durante l'acclamazione non va interpretata nel modo peggiore possibile. È evidente che non esiste nessun tradimento segreto, nessun piano improbabile dei due per fare fuori Jon Snow, sarebbe assurdo anche solo pensarlo. Sansa vuole molto bene a Jon, e al tempo stesso sa che Ditocorto è pericoloso. Ce lo dicono due momenti specifici in cui Sansa si trova da sola prima con uno e poi con l'altro. Quello "sguardo d'intesa" va inteso come comunione di vedute, come un legame che esiste tra quelle due persone e che le esclude da chiunque altro nella sala. Sansa è molto più vicina idealmente a Ditocorto che a suo fratello, e non solo l'intera stagione, ma anche quest'ultimo episodio ce lo hanno raccontato.

Benioff ha dichiarato:

Questo non significa che lei si fidi di lui completamente. (...) Nella scena dell’acclamazione di Jon Snow come Re del Nord percepiamo il seme di un possibile conflitto. Lo avevamo già visto nel nono episodio, quando lei è al consiglio e nessuno le chiede una opinione nonostante sia quella che conosce Ramsay meglio di tutti. Quindi penso che lei sia un po’ arrabbiata e ci sia un po’ di gelosia dentro di lei, il loro sarà un rapporto cruciale da osservare.

E Sophie Turner ha aggiunto:

Non riceve ciò che pensa di meritare, e che Ditocorto le assicurerebbe. (...) Quindi penso che veda Ditocorto con un po’ più di fiducia, che lo veda più come un alleato di quanto pensasse inizialmente. (...) ... pensa di meritare la giusta riconoscenza. È insoddisfatta.

Intendiamoci, qualcosa non ha funzionato nella resa della scena, forse per la scrittura, forse per la direzione degli attori. In ogni caso, il conflitto tra Sansa e Jon è stato uno dei cardini evidenti del rapporto tra i due durante la stagione, e non può cadere nel vuoto. Anche in quest'ultimo episodio Jon le propone di prendere la camera da letto dei suoi, ammette che senza di lei non si sarebbe potuto realizzare nulla. Eppure Sansa si vede strappare qualunque riconoscimento nel momento in cui le altre casate inneggiano al re del nord piuttosto che alla "queen of the north". E dall'altro lato c'è Ditocorto, che le ha appena confessato di volerla al suo fianco sul Trono di Spade.

Sul futuro: uno scontro fratricida è da escludersi. Jon e Sansa si vogliono bene. Sansa verrà sedotta dal "lato oscuro", ma infine riuscirà a venire a patti con se stessa, le ultime esperienze l'hanno resa molto più matura. Dobbiamo far notare che qualunque problema di successione dovrebbe essere affrontato alla luce dell'esistenza di Bran, che sarebbe il legittimo erede di Grande Inverno. Da parte sua però Bran ormai ha abbracciato il suo ruolo di Corvo a Tre Occhi. Come Arya, per lui è difficile immaginare un ritorno a casa, troppo è cambiato.

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La partenza di Daenerys

Per qualche motivo, probabilmente anche in questo caso un po' di confusione nell'esposizione, in molti hanno creduto che la scena finale racconti la partenza di Daenerys da Dorne. Ad ingannare probabilmente è la presenza delle navi dei Tyrell e dei Martell, oltre alla presenza di Varys. In realtà, come confermato anche in questo caso dagli autori, Daenerys sta partendo da Meereen e sta lasciando la baia degli schiavisti. Varys è tornato indietro – ma sicuramente la transizione è troppo veloce e dà molto per scontato – con le navi dei nuovi alleati. Navi preziosissime per Daenerys, che come sappiamo ne ha bisogno per trasportare tutti i soldati per i quali la flotta dei Greyjoy, composta da un centinaio di imbarcazioni, non bastava (solo poche puntate prima si parlava di mille navi).

Sul futuro: qui il ruolo dei Greyjoy potrebbe essere decisivo. Intendiamoci, nessun dubbio che Daenerys, unita a Tyrell e Martell, dovrebbe avere ragione facilmente di una corona isolata da tutto e da tutti. Però qualche conflitto e qualche problema nella guerra dovremo aspettarcelo, anche per non rendere tutto troppo facile a Daenerys. E quindi i Greyjoy, che in qualche modo dovranno tornare, anche per giustificare tutta la faccenda di Euron, potrebbero avere un ruolo. Ma non si escludono anche defezioni improvvise tra gli alleati, le donne di Dorne sono troppo volubili e inaffidabili, anche se qui c'è un grande desiderio di vendetta a muoverle.

La morte di Walder Frey

In realtà questo è un momento doppiamente soddisfacente, che però ha lasciato qualche margine per delle considerazioni. È doppiamente soddisfacente perché da un lato punisce ferocemente Walder Frey, e questo non può che farci piacere, e dall'altro – su questo elemento non ci si è concentrati abbastanza – ci regala un'ottima giustificazione per il tempo trascorso da Arya sotto addestramento. Alla fine della storyline del Dio dai Mille Volti ci siamo chiesti a cosa effettivamente fosse servita. Bene, ora abbiamo la risposta, Arya può "rubare" il volto e celarsi al suo nemico. Anche in questo caso in molti hanno criticato lo spostamento troppo veloce di Arya, che avevamo visto l'ultima volta a Braavos. Ma è stata la gestione del tempo in generale a creare la maggiore confusione: dato per scontato un piccolo salto temporale, ci si chiederebbe perché Brienne e Podrick non si trovano a Grande Inverno.

Altra considerazione: abbiamo visto che la fine di Walder riprende il finale della tragedia Titus Andronicus di Shakespeare, ma si ricollega anche ad un certo racconto, il racconto del Cuoco dei topi, fatto da Bran ai suoi compagni nel lungo viaggio verso nord e contenuto nella puntata Mhysa. Quel cuoco uccise il figlio del re e glielo fece mangiare in una torta, venendo per questo condannato ad una pena atroce.

Sul futuro: vogliamo immaginare che Arya incontrerà di nuovo il Mastino? Sembra molto probabile. Abbiamo visto che le distanze in Game of Thrones non sono necessariamente un problema, ma la vicinanza tra la giovane assassina e la Fratellanza potrebbe facilitare l'incontro. Anche per lei come per Bran un ritorno a Grande Inverno sembra improbabile, almeno finché la lista dell'odio non si sarà esaurita.

Le origini di Jon Snow

In realtà l'argomento è già stato trattato perfettamente in questa news, quindi vi rimandiamo direttamente a quelle considerazioni.

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