Game of Thrones: perché i romanzi sono così popolari? Lo spiega la scienza
Uno studio pubblicato di recente ha spiegato scientificamente il successo dei libri fantasy da cui è stato tratto Game of Thrones
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
La nostra tesi è che le caratteristiche strutturali della narrazione che si riflettono nel nostro mondo sociale reale aiutino i lettori a seguire e a relazionarsi con la storia, nonostante la sua struttura tentacolare.
Il franchise di Game of Thrones tratto dai libri di George Martin tornerà in tv con uno spin-off. House of the Dragon avrà il compito di raccontare la storia della casata di Daenerys Targaryen. Il progetto è co-creato da George R.R. Martin e da Ryan J. Condal (Colony), e sarà ambientato tra i 150 e i 300 anni prima rispetto alla serie madre. Lo show racconterà “l’inizio della fine della Casa Targaryen”, e trarrà ispirazione dal libro companion “Fire & Blood” di Martin.
Parlando del cast, al momento c’è stata l’ufficializzazione dell’ingaggio dell’attore Paddy Considine, cui è stato affidato il ruolo di Re Viserys I, ovvero colui che viene scelto dai signori di Westeros per succedere al vecchio re, Jaehaerys Targaryen, al Gran Consiglio di Harrenhal
La regia di House of the Dragon sarà affidata a Miguel Sapochnik — tra i ‘veterani di Game of Thrones — e questi ricoprirà anche il ruolo di co-showrunner al fianco di Condal. Questa serie è il frutto di un rifacimento del concept su cui si focalizzava lo spinoff che era stato affidato a Bryan Cogman, già autore dello show dei record della HBO, e che era stato messo da parte dal network lo scorso aprile.
Fonte: Cnet