Game of Thrones: George R.R. Martin stava per escludere i draghi dai libri

Lo scrittore George R. R. Martin, autore della saga di Game of Thrones, ha rivelato di aver pensato di non includere i draghi di Daenerys nei romanzi

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Tra le scene più iconiche di Game of Thrones ci sono svariate sequenze legate ai tra draghi di Daenerys Targaryen. Nel sesto episodio della settima stagione, Beyond the Wall, abbiamo assistito alla tragica morte di uno di essi, sotto lo sguardo pietrificato della sua madre putativa.

Sorprende non poco sapere che, in origine, George R. R. Martin non volesse includere i draghi nella sua saga letteraria. "Ho preso in considerazione, nelle prime fasi dell'ideazione, di non inserire i draghi nella storia," ha rivelato lo scrittore. "Volevo che i draghi fossero il simbolo dei Targaryen, ma volevo elaborare il concetto che forse si trattasse di un potere parapsicologico, di pirocinesi, che potessero generare le fiamme col pensiero. Ci ho pensato e ripensato. La mia amica e collega, la scrittrice fantasy Phyllis Eisenstein, è stata colei che mi ha convinto a inserire i draghi nella saga, e le ho dedicato il terzo libro. Penso che sia stato un giusto consiglio."

Martin ha poi precisato l'importanza ricoperta, a suo parere, dall'elemento magico in ogni storia fantasy che si rispetti. "Il fantasy necessita di magia, ma cerco di controllare l'elemento magico molto rigorosamente. Puoi facilmente rischiare di avere troppa magia nel fantasy, e quindi fare in modo che questo sommerga tutto il resto e perdere ogni senso di realismo," ha spiegato.

"Provo a mantenere la magia "magica", qualcosa di misterioso, oscuro e pericoloso, qualcosa che non si comprende mai appieno", ha continuato l'autore, evidenziando poi il suo scarso interesse a produrre un certo tipo di narrativa fantasy. "Non voglio percorrere la strada delle scuole di magia e di classi dove, se dici sei parole, qualcosa automaticamente succede. La magia non funziona in quel modo. La magia consiste nel gestire forze che non capisci del tutto. E, magari, avere a che fare con esseri e divinità che non comprendi. Dev'esserci un senso di pericolo."

Alla domanda del giornalista della testata russa Meduza, che gli ha chiesto "quindi niente Hogwarts?", alludendo alla celebre scuola di magia della saga di Harry Potter, Martin ha risposto con un secco no e una risata.

Cosa ne pensate? Avreste preferito un Game of Thrones con Daenerys dotata di poteri parapsicologici ma senza i suoi tre amati draghi? Fatecelo sapere nei commenti.

Fonte: Winteriscoming

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