Game of Thrones: Martin conferma che i nuovi libri non saranno influenzati dal finale della serie

L'autore George R.R. Martin conferma che i nuovi romanzi non saranno affatto influenzati dal finale della serie di Game of Thrones

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Sebbene Game of Thrones si sia conclusa quest'anno, i romanzi della saga di "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" di George R.R. Martin dai quali è tratta la serie televisiva sono ancora incompiuti. I fan sono in trepida attesa di leggere gli ultimi capitoli della saga e in molti si domandano se quanto esplorato nella serie televisiva influenzerà in qualche modo il finale dei romanzi di Martin. L'autore ha confermato che sta scrivendo principalmente per intrattenere se stesso più che per soddisfare i lettori.

"No, non lo faranno. Non cambierà nulla," ha rivelato Martin al The Observer in riferimento al fatto se la serie possa o non possa cambiare la traiettoria dei romanzi. "Non puoi soddisfare tutti, ma puoi certamente compiacere te stesso."

L'ultimo romanzo pubblicato della serie è stato "Una danza con i draghi" nel 2011, lo stesso anno del debutto della serie HBO.  L'autore aveva promesso altri due libri, e visto l'enorme seguito da parte del pubblico della serie televisiva e dei romanzi, tutti credevano che questo avrebbe motivato ulteriormente Martin a finire i suoi libri. Purtroppo non è andata propriamente così, anzi sono state proprio tutte queste pressioni ad impedirgli di scrivere più velocemente.

"Non penso che la serie televisiva sia stata un bene per me," ha ammesso l'autore. "L'unica cosa che avrebbe dovuto accelerare il processo mi ha rallentato. Ogni giorno mi sono seduto per scrivere e nonostante io avessi una buona giornata... mi sentivo malissimo perché pensavo: 'Oh mio Dio, devo finire i libri. Ho scritto solo quattro pagine quando avrei dovuto finirne 40.'"

Martin ha inoltre discusso del fatto che la popolarità dei romanzi e della serie televisiva hanno trasformato le sue apparizioni pubbliche meno piacevoli. "Non voglio andare ad un party dove un susseguirsi interminabile di persone vuole farsi un selfie con me," ha ammesso Martin. "Perché non è più divertente com'era ai vecchi tempi. Questo è lavoro."

L'autore ha poi aggiunto, "Non posso andare più in una libreria, e questa era una delle cose che preferivo di più al mondo. Passare da uno scaffale all'altro, prendere un po' di libri, leggere un pochino, andarsene con una pila infinita di cose che non avevi mai sentito prima di entrare. Ora quando vado in una libreria, vengo riconosciuto in meno di dieci minuti e immediatamente si forma una folla intorno a me. Ti rendi conto di aver guadagnato molto ma anche di aver perso molte cose."

Che cosa ne pensate di queste dichiarazioni di George R.R. Martin? Lasciate pure un commento.

Fonte: CB

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