Game of Thrones 5: nuovi dettagli sulla situazione dei protagonisti e sulle difficoltà produttive
David Benioff, Dan Weiss e Bryan Cogman hanno raccontato molte curiosità sulla realizzazione della quinta stagione di Game of Thrones
Ecco i dettagli:
Finalmente i mondi si incontreranno dopo aver mostrato i personaggi separati in diversi continenti. Tyrion e Arya, ad esempio, sono entrambi diretti a Essos. Si tratta di un cambiamento che avrà conseguenze su tutti e sarà interessante vedere i personaggi in luoghi che non conoscono e mentre interagiscono tra di loro.
Weiss ha sottolineato che è un piacere poter infondere nuova vita ed energia allo show, non solo rendendo il tutto più grande ed elaborato, ma soprattutto facendo scontrare i personaggi, anche se non si erano mai incontrati prima. Si tratta quindi di una seconda fase nella storia di Game of Thrones perché le varie trame si stanno fondendo tra loro e le ambientazioni e gli obiettivi si sono espansi immensamente. Molti dei protagonisti, inoltre, si troveranno in una situazione di potere, cercandolo o semplicemente per caso. Cogman ha sottolineato che una delle tematiche che legherà tutta la stagione è vedere quello che faranno quando avranno questo potere e cosa accade dopo. Il produttore ha ricordato che i romanzi di George R.R. Martin esplorano cosa significhi veramente essere un leader e un sovrano e per questo negli episodi si vedranno più intrighi politici in un modo affascinante.Arya (Maisie Williams) andrà a Braavos per scoprire il suo destino, un elemento affascinante per gli autori perché la ragazza per anni ha vagato nelle brughiere con gli stessi abiti e in questa stagione potrà cambiare, incontrare nuove persone e, in caso, combattere.
Jon Snow (Kit Harington) potrà emergere e assumere il comando, soprattutto dopo la battaglia avvenuta a Castello Nero in cui ha dimostrato di poter prendere il controllo e salvare la situazione. Nella quinta stagione avrà più autorità rispetto a quanta ne abbia mai avuta e dovrà affrontare tutte le responsabilità e le pressioni che ne derivano. Jon si troverà coinvolto con due re potenti, Stannis Baratheon (Stephen Dillane) e Mance Rayder (Ciarán Hinds), che ammira entrambi per motivi diversi anche se la situazione sarà frustrante perché nessuno dei due è disposto a un compromesso.
Cersei (Lena Headey) sarà veramente sola e questo causerà delle idee oscure e potrà avere i mezzi per metterle in pratica. L'interpretazione di Lena, secondo Benioff, è stata incredibile in questa stagione.
Dany (Emilia Clarke) è riuscita a conquistare con successo e ora ha qualche difficoltà a governare perché deve prendere decisioni ogni giorno e non sempre ci sono risposte giuste. Il personaggio dovrà quindi lottare per mantenere il proprio senso di giustizia e fare la cosa giusta, imparando inoltre che si tratta di una situazione impossibile se si deve mantenere il controllo su una città grande come quella di Meereen.
Gli showrunner non erano certi di poter introdurre il regno di Dorne a causa del budget, delle tempistiche e della trama. Si tratta però di un luogo importante, in cui sembrano anche aver trovato il giusto approccio alla vita, dove un po' tutti vorremmo vivere. La bravura di Indira Varm, interprete di Ellaria Sand, ha reso poi necessario individuare altri interpreti altrettanto talentuosi. Le serpi delle sabbie, inoltre, sono un'aggiunta molto divertente ed eccitante a quel mondo introdotto negli episodi precedenti da Oberyn Martell.
Nella quinta stagione sono presenti due sequenze che hanno messo alla prova la produzione perché hanno richiesto un enorme impegno, con ben 17 giorni per girare una sola sequenza e tantissimi effetti speciali. Girare la serie diventa sempre più difficile perché le scene da realizzare all'aperto aumentano sempre di più.
I draghi di Daenerys diventano sempre più complessi crescendo e il significato di "Madre dei draghi" non è solo metaforico perché sono gli unici figli che potrà mai avere. Saranno più grandi nelle dimensioni e anche la loro personalità si evolverà , rendendo difficile gestirli dal punto di vista narrativo e produttivo. Questa sarà la stagione più impotante per loro.
Il problema principale nel realizzare la quinta stagione è stato rappresentato dal tempo, anche se il budget non è comunque al livello di quello di un film.
Ogni stagione, secondo Benioff, si allontana sempre un po' di più dai romanzi. Nei nuovi episodi, se gli autori avessero dovuto essere fedeli ai libri, metà dei personaggi sarebbero stati assenti. Lo showrunner ha spiegato: "Si tratta sempre di adattare la serie nel suo contesto generale e di seguire la mappa che ha delineato per noi George toccando tutti i punti chiave, ma non necessariamente tutte le fermate previste lungo il percorso. Si tratta di un adattamento, deve esserlo per sopravvivere. Ci saranno sempre delle persone che vogliono che tutto rimanga esattamente come nei romanzi. Per noi, quella non è mai stata una scelta". Cogman ha ricordato che si è trattato della stagione più rischiosa dalla prospettiva della narrazione e sicuramente della più difficile.
Quasi tutti gli attori sono curiosi di sapere il proprio destino nella serie perché non possono leggere i libri e scoprirlo. Alcuni preferiscono non conoscere i dettagli, altri tutto. Gli autori hanno scelto tuttavia di non dire chi morirà per evitare che questo influenzi la loro interpetazione.
Tra gli sceneggiatori e George R.R. Martin c'è sempre un ottimo rapporto anche se non sempre vanno d'accordo. Lo scrittore è concentrato sul nuovo romanzo e ha deciso di non scrivere un episodio per la quinta stagione, perché ha dato delle priorità al suo lavoro.
Non è ancora chiaro come apparirà l'inverno in tutto il mondo di Game of Thrones, per ora ci sono dei segnali sono nelle aree a nord. Questo elemento diventerà però un tema importante della storia e un elemento da considerare anche dal punto di vista pratico, perché la situazione meteo influenzerà la trama in molti modi.
I dati di ascolto causano un po' di pressione agli autori perché si sentono in dovere di esaudire le aspettative del pubblico e mantenere alto il livello. Benioff ha raccontato che quando giravano in Nord Irlanda la prima stagione i responsabili dei permessi locali non sapevano nemmeno cosa fosse Game of Thrones, pensando si trattasse di un gioco televisivo, ora implorano di non uccidere il proprio personaggio preferito.