Game of Thrones 4: parla lo sceneggiatore di "Oathkeeper" e nuove foto
Bryan Corgman, sceneggiatore della puntata "Oathkeeper" di Game of Thrones, parla della sua creazione e le prime foto della sala del trono di Meereen
Ecco le dichiarazioni più interessanti di Corgman:
Di solito Bryan si era occupato di episodi presenti a metà della stagione, quindi la sfida era quella di bilanciare tutti gli elementi in sospeso e assicurarsi che tutto avesse senso in attesa degli sviluppi futuri del piano. Oathkeeper, invece, aveva molti elementi della storia da affrontare.
La scena ambientata nella fortezza di Craster è stata difficile da scrivere perché bisognava mostrare velocemente tutte le cose orribili che erano accadute ed è stata una situazione molto spiacevole per lo sceneggiatore. Corgman ha raccontato:
“All'inizio avevo scritto una bozza che era qualcosa tratto da Apocalypse Now, con Karl nel ruolo di Kurtz. Ho ricevuto degli appunti da parte del team e l'ho riscritto, e abbiamo deciso di renderlo una questione di classe. Karl è sempre stato guardato dall'alto verso il basso, e ora è finalmente in cima alla catena alimentare e questo è quello che sta cercando di fare”.
“Si dovrebbe inoltre dire che una delle ragioni principali per cui la scena funziona è grazie alla performance delle mogli, molte delle quali sono state interpretate da delle comparse. il loro canto del "dono per gli dei" è stato incredibile”.
La cattura di Bran è stata una parte della costruzione di quella parte della trama, ma non l'unico motivo per mostrare gli orrori che avvengono lì.
Lo sceneggiatore non può rilasciare alcun commento sull'ultima sequenza dell'episodio (qui i dettagli).
Lady Olenna si è resa conto di essere stata, in passato, come Margaery, e che avere sua nipote sposata con Joffrey sarebbe stata una situazione insostenibile. Olenna sta insegnando a Margaery come condurre il proprio gioco e se le due donne riusciranno nel loro obiettivo Margaery sarà la prossima Olenna e sarà lei a guidare l'erede della famiglia Tyrell.
Corgman ha spiegato che la scena della vasca da bagno era una delle sue preferite nei libri quindi scriverla è stata un piacere. Dare vita alla sequenza dell'addio tra Jaime e Brienne è stato un altro bel momento che ha permesso di ricordare che la spada che ha dato a Brienne è stata fatta da quella di Eddard Stark e la potrà utilizzare per proteggere le sue figlie.
Nel creare sequenze come quelle ambientate a Meereen ormai gli autori sanno come evitare di superare il budget a propria disposizione, comunque più alto di tanti altri show televisivi. Nella prima stagione sulla carta c'erano molte sequenze di grandi proporzioni e solo successivamente venivano tagliate delle cose perché non c'era abbastanza tempo. Ora gli autori sono maggiormente consapevoli di quello che possono fare.
Nel discorso tra Ser Barristen e Dany, l'uomo le consiglia di mostrare pietà perché ha visto di prima persona le conseguenze di un comportamento poco misericordioso e che lei dovrà decidere che tipo di leader vuole diventare. In questa occasione Daenerys sceglie l'opzione più severa.
Lo sceneggiatore ha infine spiegato che scrivendo non giudica la moralità dei protagonisti:
“Non penso ai personaggi come buoni o cattivi, perché questo non mi aiuta come scrittore”.
La ragazza, che cerca di diventare la regina di Westeros, avrà per la prima volta il potere e una città da governare.
Deborah Riley, production designer di Game of Thrones, ha spiegato che creare quell'ambiente senza effetti speciali è stata una grande sfida ed era il set che la rendeva maggiormente nervosa. David Benioff ha dichiarato:
“E' davvero facile addentrarsi in un grande territorio sci-fi. Dimostra veramente la bravura di Deb. Ha disegnato sia la sala delle udienze, dove c'è il grande salone dove Dany siede sul suo trono, sia i suoi alloggi personali in cima alla piramide. Sono semplicemente favolosi. Persone della troupe con incredibile esperienza rimanevano senza fiato”.
Benioff ha ricordato che i set sono spesso creati con gli effetti speciali, ma per gli attori è diverso poter camminare in un ambiente reale e trovarsi in una stanza che possiede il potere che si cerca di trasmettere. David ha infine ricordato che era un po' come quando un abitante della campagna entrava per la prima volta in una cattedrale e viveva un'esperienza mistica perché non aveva mai visto nulla di simile.
Ecco le foto:
Fonte: The Hollywood Reporter, EW