Gabriele Muccino critica Favolacce dei Fratelli D'Innocenzo: "Se un film non mi piace perché non dovrei dirlo"
Gabriele Muccino si è scagliato contro Favolacce dei Fratelli D'Innocenzo dopo la pioggia di nomination ai David di Donatello
https://twitter.com/GabrieleMuccino/status/1376135296895614976
Qualche ora più tardi, ha parlato di Favolacce, il film di Damiano e Fabio D'Innocenzo vincitore del premio per la miglior sceneggiatura alla Berlinale, spiegando di non essere riuscito a vederlo tutto e rispondendo poi a varie critiche nei suoi confronti per quanto affermato:
Sto provando a guardare da stamattina Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire. Sarò poco intelligente o cinefilo per comprenderne la grandezza? (Eppur sono di quelli che quando vedono Dogman, chiamano il regista per ricoprirlo di complimenti).
[...] Per la cronaca: Pasolini detestava Calvino, Moretti Monicelli, i viscontiani si odiavano con i felliniani e a volte venivano persino alle mani. Se posso dirla tutta e fino in fondo, tutto questo politicamente corretto, è la tomba dell’arte e lo trovo insopportabile.
[...] Non denigro. Dico solo che non sono riuscito a vederlo dalla noia e dalla confezione wannabe indie ma in fondo così saccente.
[...] Il mio ragionamento è: faccio film da 23 anni. Ho girato in diversi continenti, mi sono misurato con il pubblico italiano e anche globale. Il mondo reale, nel nostro mestiere, è fuori del perimetro del cortile in cui si giocava alla champions league quando era solo briscola.
Il regista ha fatto seguito a varie repliche:
https://twitter.com/GabrieleMuccino/status/1376286778206863361
https://twitter.com/GabrieleMuccino/status/1376307955696566273
Muccino, infine, ha voluto rivendicare il diritto a criticare un film, spiegando di non essere mosso da "invidia" per le nomination e i successi altrui:
Quando C. Bene e V. Gassman si confrontavano a colpi di veleno e fioretto, davano all’arte antitetica che portavano in scena, una statura immensa. Se un film non mi piace perché non dovrei dirlo?! Per evitare che si dica che è invidia?!! Amo ammirar le cose belle! Non deprimermi!
E comunque giuro che non sto a rosica’ come viene banalmente di pensare! Anzi! Semplicemente non capisco. E siccome lo dico apertamente che questo film non vale un cazzo, sempre secondo me, si legge come invidia quando non farei mai a cambio nemmeno nella prossima vita.
Ricordiamo che sia i Fratelli D'Innocenzo che Gabriele Muccino stanno lavorando a una serie per Sky.
Annunciata dopo la Berlinale l'anno scorso, la serie di Fabio e Damiano D'Innocenzo ha come protagonista un uomo di circa 55 anni che se la vedrà la complessità di stare al mondo, dell’interrogativo su chi siamo di come si resista a quella maledizione che si chiama vita. I fratelli scriveranno e dirigeranno tutti e 6 gli episodi.
Muccino invece è sul set dell'adattamento seriale di A casa tutti bene, di cui è stato recentemente annunciato il cast.