Furiosa: come si diventa Dementus raccontato da Chris Hemsworth e George Miller

Chris Hemsworth e George Miller raccontano la preparazione per Dementus in Furiosa e riflettono su quanto la saga sia australiana

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Questo pomeriggio abbiamo dedicato un profilo ad Anya Taylor-Joy, protagonista di Furiosa. Grazie alla sua intervista per Variety, dove ha raccontato l’esperienza sul set, è nata una piccola lista delle caratteristiche che bisogna avere e delle fatiche che bisogna affrontare per entrare nel mondo di George Miller. Facciamo la stessa cosa con il nuovo ingresso nella saga di Mad Max: Dementus, interpretato da Chris Hemsworth. Intervistati da ABC news nella trasmissione 7:30, regista e attore hanno discusso di quanto la saga sia tipicamente australiana, degli archetipi e di come si diventa un villain.

Lavorare con i generi e gli accenti

George Miller spiega che tutto Mad Max, e quindi anche Furiosa, nasce con il cinema delle origini di fronte agli occhi. L’opera del 1979, Interceptor, è un film d’azione perché è lì che sta l’essenza più pura del cinema. Dice Miller che in quel tempo era particolarmente interessato al linguaggio dei film. Si è reso conto di come la sintassi, le regole di montaggio e di continuità, erano state scoperte e stabilite dalle sperimentazioni con il muto. Per questo era così affascinato dall’azione, la forma più pura di cinema.

Ai tempi di Interceptor non era molto consapevole però di stare girando un film di genere capace di scavalcare i confini nazionali come poi ha fatto. Si è accorto successivamente, scoprendo l’importanza degli archetipi e dei generi, di avere scavato in un territorio narrativo tutt’altro che di nessuno. Un western con le ruote e la benzina al posto dei cavalli, che però ha permesso alla saga di andare oltre i confini e diventare un cult. 

Quello di Mad Max è infatti un mondo dall’animo australiano ci tengono a dire sia Miller che Hemsworth. Quest’ultimo ha interpretato Dementus ripescando l’accento australiano di suo padre. Per prepararsi ha ascoltato vecchie registrazioni, in particolare dei commentatori delle corse di cavalli. 

Il regista ha aggiunto poi, per sottolineare l’“australianità" del tutto un curioso aneddoto. La versione americana del Mad Max del 1979 era stata ridoppiata con accento americano. Mel Gibson era nato in America ma crescendo in Australia aveva ottenuto l’inflessione del posto. Oggi nessuno metterebbe più in discussione questa parlata, dice il regista, è il potere delle storie. Quando si diffondono, cambiano anche la cultura. 

Per essere Dementus Chris Hemsworth ha tenuto un diario

Dementus è un prodotto delle terre desolate, spiega Chris Hemsworth. Per sopravvivere non ci sono piani a lungo termine. Si vive solo di forza bruta e pugno di ferro. Intorno a questi principi l’attore ha costruito il personaggio. 

Hemsworth aveva tentato di entrare nel cast di Fury Road, ma senza successo. Miller l’ha ingaggiato per Furiosa con un casting che è stato una lunga conversazione sul cinema, sul modo di lavorare sul set, ma anche sulla famiglia e la vita. Però a sole due settimane dall’inizio delle riprese e dopo numerose prove l’attore sentiva di non avere ancora colto il personaggio. Seguendo il consiglio del regista ha tenuto un diario in cui si appuntava tutte le idee che gli venivano sul passato e sul carattere di Dementus. Lì il villain ha trovato la sua forma.

Facile credere che Miller abbia dedicato tempo a dialogare con gli attori in fase di casting per via di quanto successo sul set di Fury Road. Una produzione a dir poco disastrosa con gli attori in lotta uno contro l’altra, imprevisti ogni dove e le pressioni dello studio. Questa volta, ci tiene a precisare, tutto è andato bene anche sul versante produttivo. Si è creata una “disciplina rilassata”, dice, non gerarchica, dove ognuno contribuisce al bene del progetto.

Prepararsi all’azione

George Miller conosce bene Dementus. Forse ancora di più di Chris Hemsworth. Ha passato insieme a lui sei mesi di riprese, dice, più un anno di montaggio. In questo mondo si parla con l’azione e con il ritmo. La grande differenza rispetto agli altri ruoli con stunt pesanti (come ad esempio Tyler Rake) sta proprio nello spirito con cui vengono messi in scena: non solo per lo spettacolo, ma per portare avanti l’arco dei personaggi, spiega Hemsworth.

Nonostante le 4 ore di trucco ogni giorno e l’impegnativa preparazione fisica per l’attore è stata l’esperienza migliore della carriera. Un entusiasmo necessario per affrontare il deserto di Mad Max.

L’ultima caratteristica da avere, per diventare un personaggio di George Miller, ha sorpreso anche Hemsworth stesso. Il regista sostiene infatti di possedere la prova di un legame insospettabile tra il primo film e Furiosa: all’epoca delle riprese il padre, Craig Hemsworth, frequentava una compagnia di biker. Loro erano stati scritturati come comparse nel film. Il regista sostiene di avere una fotografia in cui compare proprio il papà dell’attore, insieme ai suoi amici, assomigliando molto a come Chris è adesso. Hemsworth figlio, stupito, ha però ammesso però di non avere mai visto quell’immagine. 

Fonte: ABC News

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