Frozen 2: il finale del film era stato concepito fin dall'inizio

Le protagoniste di Frozen 2: Il Segreto di Arendelle ci raccontano che il finale del film era già stato concepito dall'inizio

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi
Spoiler Alert

ATTENZIONE: L'ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI FROZEN 2

Non sappiamo se la Disney realizzerà mai Frozen 3, ma quello che certo è che Frozen 2: Il Segreto di Arendelle porta a conclusione l'arco narrativo delle due sorelle Anna ed Elsa, collegando l'origine dei poteri di quest'ultima a una vicenda avvenuta tanti anni prima. Un vero e proprio segreto per il Regno di Arendelle, legato alla popolazione dei Northuldri. Dopo il suo viaggio ad Ahtohallan, il fiume ghiacciato dei ricordi, Elsa riparerà i torti subiti dai Northuldri e deciderà di rimanere con loro, mentre Anna diventerà la regina di Arendelle.

E a quanto pare, quest'evoluzione era prevista fin dall'inizio, come ha rivelato Kristen Bell a USA Today qualche giorno fa:

Anna doveva diventare regina, ed Elsa sarebbe stata libera. Anna è il miglior tipo di leader. È altruista, ama essere al servizio degli altri, è premurosa, coscienziosa e riesce a vedere il quadro generale, oltre che i problemi delle persone. Elsa, che è diversa e più unica di chiunque altro, non merita di rimanere confinata in una gabbia.

La storia del sequel, in pratica, è stata costruita per "calzare" su questa conclusione, e i registi Jennifer Lee e Chris Buck hanno recentemente confermato che i due film rappresentano un'unica storia. Ma sempre parlando ad USA Today, Idina Menzel ritiene che il finale non rappresenti per forza una conclusione per le vicende delle due sorelle, e di Elsa in particolare:

Non è la fine del suo viaggio. È l'inizio di una vita di libertà. Ora si sente libera, si sente a casa e vedrà il mondo con occhi diversi: non avrà più paura di ciò che le persone pensano di lei e di come il suo potere potrebbe danneggiare gli altri. Può finalmente essere in contatto con la terra e con le persone che ama. Ad Arendelle Elsa non si era mai sentita realmente a suo agio, si sentiva un'estranea. È una cosa che capita spesso anche a me: la gente pensa che gli artisti abbiano una grandissima autostima perché stanno sul palco, ma la realtà è che io vivo nell'ansia. Sono molto timida, e la musica e il canto mi liberano da questa timidezza.

Un altro elemento che i registi avevano in mente fin dall'inizio della produzione è stato il Mare Oscuro, come ha spiegato Jennifer Lee a CinemaBlend:

Abbiamo concepito il Mare Oscuro prima ancora di lavorare allo script. Ci sono state varie versioni di esso, ma quel concetto ci serviva per mostrare il potenziale di Elsa contro la Natura, un momento molto importante in cui lei stessa cercava di imparare qualcosa di più sui suoi poteri in una situazione di pericolo. Ci ha aiutato molto a dar forma all'intero film.

CORRELATI

La sinossi:

La squadra creativa premiata con l'Oscar, formata dai registi Jennifer Lee e Chris Buck e dal produttore Peter Del Vecho, riporta sul grande schermo gli amati protagonisti Elsa, Anna, Olaf e Kristoff che nella versione italiana hanno ancora una volta le voci di Serena Autieri, Serena Rossi, Enrico Brignano e Paolo De Santis.

La pellicola è arrivata in Italia il 27 novembre.

Potete commentare qui sotto o sul forum.

Continua a leggere su BadTaste