Frank Miller a Lucca Comics: "Con 300 Zack Snyder è riuscito a dire tutto quello che io non ero riuscito a dire"

Ospite di Lucca Comics & Games, Frank Miller ha celebrato i 25 anni di 300 con una proiezione speciale del film di Zack Snyder

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Uno dei momenti più intensi e toccanti di Lucca Comics & Games 2023 è stato l'incontro di Frank Miller con il pubblico della Sala Astra sabato 4 novembre, in occasione della proiezione di 300.

Ospite di Star Comics, Warner Bros. Discovery e Mediaset Infinity, il grande autore ha celebrato i 25 anni del suo iconico fumetto con una conversazione assieme al nostro Andrea Bedeschi. La proiezione speciale del film è stata poi introdotta da un breve video saluto nientemeno che del regista Zack Snyder: potete vedere tutto nel video qui sopra.

Per l'occasione, il nostro Claudio Scaccabarozzi ha scambiato due parole con Miller. Vi riportiamo la conversazione:

Lei ha l’abitudine, con le storie ed i personaggi che ha sottomano, di spingerli ai limiti, di portarli all’estremo, come per metterli alla prova. Per quale ragione? Con quale scopo.

Per definire veramente un personaggio, metterlo alla prova è sempre qualcosa di necessario. E bisogna metterlo alla prova riguardo alle sue scelte, perché sono quelle che definiscono tutti noi. Io mi occupo di narrativa di genere eroico, cioè di storie che sono raccontate con una prospettiva ampia, potente, in cui tutto è più grande del normale. Gli eroi sono definiti dalle decisioni che prendono e dagli ostacoli che affrontano e quindi è naturale che ci sia, della musica solenne di sottofondo, un sacco di tuoni e fulmini che sottolineano la drammaticità dei momenti. I momenti teneri e più silenziosi, quelli di calma, sono altrettanto importanti, per carità, ma servono a sottolineare quelli potenti. Perché i miei fumetti sono come un’opera lirica, non teatro di prosa.
Trecento è una storia vera che poi è diventata un mito, una narrazione epica che è servita a fare da base all’identità di un popolo intero. Un mito che è arrivato fino ai giorni nostri e che lei ha reimmaginato.

Abbiamo ancora bisogno di mescolare la storia con le storie, con il mito e l’epica, nella narrativa dei nostri giorni?

Non è che ne abbiamo bisogno è che… chi non lo farebbe? Quello di cui abbiamo bisogno è di trovare un significato nelle cose. La storia dei Trecento è diventata, nel tempo, una storia che dà significato alle cose, la storia dei pochi contro i molti, di trionfo del coraggio sull’oppressione. Inoltre, è diventata una storia in grado di insegnare il valore del coraggio ai ragazzini nelle scuole, per secoli e generazioni. Di questo abbiamo bisogno da sempre: di storie che ci facciano ricordare e ci ispirino.

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