In Francia sono state ridotte le finestre distributive, Netflix unica piattaforma ad aver siglato l'accordo

Netflix ha siglato l'accordo per la riduzione delle window in Francia: le nuove finestre distributive scendono a "soli" 15 mesi

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Il governo francese ha approvato oggi un nuovo regolamento per le window, cioè le finestre di distribuzione tra l'uscita dei film al cinema e la loro diffusione in streaming e in tv (pay e free).

Finora, dopo la loro uscita al cinema i film erano obbligati a rispettare una window di ben 36 mesi prima del lancio su altre piattaforme. Il nuovo accordo prevede 15 mesi di distanza, quindi meno della metà. Si tratta comunque di una finestra molto ampia rispetto agli altri paesi (negli USA si è accorciata a un mese e mezzo). In passato, Netflix non aveva partecipato al Concorso del Festival di Cannes proprio a causa della window: i film del Concorso devono infatti uscire al cinema, e come noto quando Netflix lancia i propri film in sala poi li distribuisce in streaming a stretto giro.

L'unico streamer ad aver firmato l'accordo, per ora, è proprio Netflix, che quindi beneficerà della possibilità di accedere a nuovi film "solo" dopo 15 mesi dalla loro uscita al cinema, e ha così commentato la decisione: "Questo accordo è un primo e importante passo avanti verso la modernizzazione della cronologia dei media in Francia. Riflette sia il nostro contributo costruttivo al processo di trattative, sia il nostro impegno a contribuire all'industria cinematografica francese". Secondole nuove regole, Netflix investirà circa 40 milioni di euro all'anno in 10 film indipendenti i cui diritti rimarranno di proprietà dei loro produttori e creatori. Una clausola prevede che questo investimento venga diviso tra più film con un budget inferiore ai 4 milioni.

La speranza dello streamer è che tra un anno, quando verrà ridiscussa la legge, si possa scendere a una window di 12 mesi.

Le altre piattaforme che non hanno firmato l'accordo dovranno ora rispettare una window di 17 mesi per i nuovi film. La questione è particolarmente complicata per via delle altre finestre concordate, come quelle per le televisioni pubbliche o generaliste, che avranno un'esclusiva di un mese sui film che acquistano. Disney, in particolare, non accetta la richiesta di togliere i propri film da Disney+ nel periodo in cui vengono trasmessi dalle tv generaliste. La major americana starebbe valutando di far uscire i propri titoli direttamente su Disney+ per non dover sottostare al sistema delle finestre distributive francese, uno dei più restrittivi al mondo.

Il nuovo regolamento si va ad affiancare, ovviamente, alla direttiva europea AVMS che impone delle quote di produzione in contenuti locali agli streamer. Netflix, Amazon, Disney+ e Apple TV+ recentemente hanno siglato un accordo con l'autorità francese per iniziare a investire il 20% circa dei propri ricavi annuali in produzioni locali: si parla di 250 / 300 milioni di euro all'anno. Una cifra molto sostanziosa che andrà ad alimentare la florida e vibrante industria cinematografica francese.

Fonte: Variety

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